Il Coordinamento del Parco delle Gravine ha lanciato una petizione per sostenere la richiesta urgente di commissariamento da parte della Regione per il Parco delle Gravine, nato 16 anni fa e di fatto mai gestito.
Il Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine”, istituito con la L.R. n° 18 del 2005, rappresenta una enorme potenziale ricchezza per il territorio della Puglia, in particolare per Taranto e la sua provincia che vivono una crisi senza precedenti, con un’economia ancorata all’industria pesante ed inquinante. Il Parco è in grado di attrarre turismo culturale, naturalistico, esperienziale e sostenibile, oggi in forte espansione, offrendo concrete prospettive di economie alternative sostenibili e verdi a cui si ispira il PNRR.
E’ il Parco Regionale più esteso della Puglia, con uno straordinario patrimonio di biodiversità e un cospicuo numero di specie floro-faunistiche minacciate e/o in pericolo d’estinzione. È caratterizzato da un ricchissimo patrimonio storico, archeologico, culturale e demoantropologico, con tracce della presenza dell’uomo di Neanderthal e insediamenti rupestri civili e religiosi di età medievale. Per tali motivi rientra all’interno del SIC-ZPS IT9130007 “Area delle Gravine” ed è tutelato dalla Direttiva “Uccelli” 2009/147/CE.
Nonostante le sue enormi potenzialità, l’inerzia nell’attuare gli strumenti di gestione lo hanno fatto percepire come un problema anzichè come una preziosa opportunità. Infatti le aziende, gli operatori agricoli ed economici devono osservare il regime di vincoli che lo tutela, senza però fruire dei possibili benefici, come i ristori economici, gli incentivi per le aziende agricole e zootecniche, le premialità nei bandi pubblici, gli investimenti “verdi”, i fondi speciali per il turismo ecosostenibile, la promozione e commercializzazione dei prodotti del Parco.
Dopo anni di voluto immobilismo, da parte della Provincia di Taranto – Ente di gestione nella fase transitoria – la Regione ha deciso con la legge L.R. 52/2017 l’affidamento della gestione del Parco a un consorzio costituito dai Comuni, che si sarebbe dovuto costituire entro 60 giorni dall’approvazione della legge, ma dopo oltre 4 anni ancora non c’è!
Tutto questo non può essere ignorato e sottovalutato dalla Regione Puglia, in ossequio al Programma 2020 del governo Emiliano e al Piano Strategico per Taranto, legge regionale n. 2/2018.
Per queste ragioni, i sottoscritti cittadini chiedono:
che la Regione Puglia prenda atto delle perduranti inadempienze della Provincia di Taranto e del fallimento del “Consorzio costituito dagli enti locali interessati”, provvedendo alla nomina immediata di un Commissario Straordinario, in attuazione della LR n. 18/2005 s.m.i.;
che provveda con urgenza allo sblocco dei fondi pubblici stanziati per il Parco in questi 16 anni e “congelati” per l’inadempienza della Provincia di Taranto, nonché allo stanziamento per il Commissario dei fondi adeguati per l’avvio immediato delle azioni di sostegno e sviluppo delle attività di difesa, tutela e promozione del Parco.
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