Riceviamo e pubblichiamo nota del Comitato “Sulle orme di Mons. Caroli” circa la mostra fotografica organizzata nel Palazzo Ducale di Martina Franca:
Si chiude oggi (ieri, ndr) la Mostra fotografica e documentale che il nostro Gruppo ha inaugurato domenica 20 novembre scorso, con la finalità di mantenere viva la memoria di Mons. Giovanni Caroli, arciprete di S. Martino dal 1951 al 1993. L’esposizione è avvenuta nell’ampia sala delle Pianelle di Palazzo Ducale. Ringraziamo l’Amministrazione comunale e l’assessore Dilonardo per l’ampia disponibilità dimostrata.
Mons. Caroli è stato un sacerdote che ha guidato con sapienza evangelica e spirito di servizio la sua parrocchia, avendo però sempre una visione d’insieme dei problemi che trascendevano il “particulare”.
La sua lunga ma sofferta vita (gli ultimi anni prima della morte sono stati segnati da un grande dolore fisico, ma anche morale) è stata interamente dedicata a Dio e ai fratelli tutti, senza particolarità. Per questo, all’inizio della mostra, ha fatto da ‘traino’ questa espressione di sintesi: “Adorò Dio, amò la Chiesa, servì i fratelli tutti“.
Ci riteniamo soddisfatti del livello di partecipazione di visitatori alla mostra. Molta la curiosità di vedere come avremmo ‘presentato’ quegli anni che hanno segnato la vita collettiva della parrocchia di s. Martino (e della città), ma anche quella individuale di tanti di noi, ormai decisamente ex-giovani. Alcuni sono venuti per rivedersi nelle foto di quegli anni lontani, altri per tastare il taglio documentaristico, ma tanti altri (soprattutto del mondo ecclesiale) per constatare quanto la Martina cattolica è cambiata. Volutamente abbiamo mostrato le ricche processioni degli anni 50-60-70 e oltre, le aule liturgiche gremite, le piazze stracolme in occasione delle benedizioni eucaristiche del Corpus Domini, i gruppi giovanili esuberanti e numerosi (tipici di quegli anni), le figure ieratiche di Mons. Caroli e Mons. Motolese che, come papa Pacelli, sembravano indicare con la loro gestualità una rassicurante intesa tra umano (i fedeli) e divino (il cielo). E tanto altro ancora. E’ il ‘miracolo’ della fotografia che tra arte e ‘memoria’ ci aiuta a capire meglio il senso dell’evoluzione del tempo.
L’aspetto documentale, oltre che dalle foto, è stato rappresentato da resoconti del tempo, testimonianze di fedeli e amici di don Giovanni, preghiere e stralci di omelie. Proprio le omelie stanno suscitando un certo interesse all’interno del nostro gruppo whatsapp che nel giro di poche settimane è passato da un numero esiguo a oltre 140 membri. Perché questo interesse? Sicuramente perché la gente percepisce che quell’approfondimento teologico, quella spiegazione della Parola di Dio, sia utile ancora “oggi” per la propria crescita umana e culturale. La finalità suprema del nostro gruppo è proprio questa: riprendere, sulle orme di Mons. Caroli, cammini autentici di vita che, richiamandosi agli insegnamenti avuti in quegli anni ci possano portare avanti. Perché la vita continua per tutti e non è detto che l’esuberanza e l’entusiasmo di quegli anni non ci porti alla ricerca del tempo …ritrovato.
La valutazione della mostra la rimettiamo agli interventi degli altri componenti del gruppo. Ricordiamo soltanto che l’anno prossimo (probabilmente in coincidenza col San Martino dell’aia) sarà presentato un libro sulla figura di Mons. Caroli, con la supervisione di Mons. Pierino Fragnelli, vescovo di Trapani, e la redazione del Prof. De Marco, docente dell’Università del Salento e storico della nostra Diocesi.
Lascia un commento