Il programma “Frutta e Verdura nelle scuole”, promosso dall’Unione Europea e realizzato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, svolto in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero della Salute, arriva anche a Martina Franca.
Da oggi, infatti, molti genitori di alunni frequentanti l’Istituto Marconi, si sono visti arrivare a casa un bel po’ di frutta stagionale. Peccato che la distribuzione sia stata effettuata con un packaging monouso di plastica altamente inquinante.
Il programma è rivolto ai bambini che frequentano la scuola primaria (6-11 anni) e ha lo scopo di incrementare il consumo dei prodotti ortofrutticoli e di accrescere la consapevolezza dei benefici di una sana alimentazione. Ma non solo.
Come ricordato anche dalla circolare dell’Istituto, l’azione del programma “Frutta e Verdura nelle scuole, negli ultimi anni, ha adottato azioni volte alla riduzione di consumo di ausili monouso”. Pertanto la scuola ha vietato la distribuzione di bicchieri e posate di plastica.
Un genitore ci scrive: “Come posso parlare di sostenibilità a mia figlia se nelle scuole si vive un controsenso così forte? Da una parte ci obbligano a non usare bicchieri monouso, ma dall’altra distribuiscono migliaia di contenitori di plastica. Non basta attaccarci su una bella etichetta green per indicare che il prodotto è sostenibile e biologico.”
Se da un lato portare frutta e verdura biologica e a km 0 nelle scuole al posto di snack e cibo spazzatura, è una bellissima iniziativa, così come vietare l’uso di plastica monouso agli alunni, dall’altro l’uso della plastica per la distribuzione non può essere ignorato, questo proprio mentre stai cercando di educare i bambini alla sostenibilità e al consumo responsabile.
Questa iniziativa ha toccato in Italia più di un milione di alunni ogni anno, non possiamo non allarmarci della quantità di rifiuti plastici che si stanno producendo.
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