Sono tornate a casa, dopo quasi un secolo, due piastrine militari appartenenti a Fedele Devito, soldato martinese classe 1909, di stanza in Sardegna, in provincia di Oristano.
Ritrovate per caso nelle campagne di Cabras, in un uliveto, sono state inviate al Comune di Martina Franca dall’uomo, Francesco Pisanu, che le ha individuate. Il Comune si è messo in cerca dei discendenti e su mandato del sindaco Palmisano e dell’assessore alle Attività Culturali, Carlo Dilonardo, è stato dato incarico all’archivista Cristina Ancona di effettuare la ricerca negli archivi dello Stato civile di Martina Franca. Nell’archivio comunale sono conservati anche i registri di leva, che si sono rivelati molto utili.

Ieri pomeriggio le piastrine sono state consegnate a Francesco Devito, uno dei figli di Fedele. Il soldato martinese era stato chiamato a fare il servizio di leva, negli anni ’30 del Novecento, e lì probabilmente ha perso le piastrine.
In occasione della consegna Francesco Devito è stato messo in contatto con Francesco Pisanu, attraverso una videochiamata, durante la quale non sono mancati i momenti di commozione.
Secondo la ricostruzione fatta, grazie anche ai ricordi del figlio, Fedele Semeraro era di stanza ad Oristano, durante il servizio di leva. Non è chiaro se abbia partecipato o meno alla Seconda Guerra mondiale. “Mio padre era bellissimo” ha raccontato Francesco, “biondo e con gli occhi azzurri. Riusciva a mettere d’accordo anche i più acerrimi nemici“. Durante la leva, ricevette un encomio: “Una notte era di guardia e riconobbe Mussolini, impegnato in una ispezione in incognito. Mio padre lo riconobbe e chiamò l’attenti” ha raccontato al sindaco e ai presenti Francesco Devito, “e per questo ricevette una lira“.
E così, per una piega casuale dello spaziotempo, Martina Franca e Cabras, in provincia di Oristano, si sono toccate di nuovo, attraverso la storia di un soldato di leva, classe 1909, che si chiamava Fedele Devito.
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