Piazza Mario Pagano. La relazione del Comune: lavori complessi, 3-4 mesi di ritardo nella consegna

Dopo l’interrogazione presentata dal consigliere Michele Marraffa lo scorso dicembre, arrivano da Palazzo Ducale importanti novità circa lo stato del cantiere di piazza Mario Pagano.

Il resoconto prodotto dal RUP ing. Sgaramella – lungo 12 pagine e completo di documentazione fotografica – risponde infatti alle domande poste da Forza Italia circa i disagi avvertiti da cittadini, commercianti e avventori della zona, interessata da due distinti interventi: uno di riqualificazione della piazza e l’altro di realizzazione di un parcheggio seminterrato.

Nel documento si riferisce di un intervento della Direzione dei lavori grazie al quale “l’impresa ha aumentato la forza lavoro presente in cantiere e si sta concentrando nell’esecuzione delle complesse opere riguardanti la riqualificazione della Piazza”, dove sarebbero già stati eseguiti diversi interventi come la sostituzione dei servizi, la realizzazione delle aiuole e degli impianti elettrici/idrici.

Nel documento si affronta anche il tema del cronoprogramma, partendo dal presupposto che l’intero cantiere necessitava di un corpus di interventi molto complesso non solo dal punto di vista dell’esecuzione ma anche dal punto di vista delle interferenze ed ha scontato una complicata organizzazione temporale delle ditte appaltatrici chiamate dagli Enti gestori”. L’Amministrazione avrebbe infatti chiesto a E-distribuzione, 2iRete Gas e AQP di installare i nuovi sottoservizi prima dell’apposizione del nuovo basolato, sospendendo di fatto i lavori nella Piazza fino al termine della sostituzione delle reti da parte di tutti gli Enti.

Servizi a parte, nel documento si riferisce inoltre che parte dei ritardi sarebbero da imputare alle note difficoltà” circa l’approvvigionamento dei materiali e che hanno portato i fornitori a non rispettare i tempi di consegna, senza contare i molteplici progetti avviati dalle varie Amministrazioni locali in tutta la Provincia (e Regione) derivanti dai finanziamenti PNRR”, molti dei quali richiedono grossi quantitativi di basolato, cordoli e pietra ai quali le cave non riescono a rispondere in tempi brevi.

Difficoltà tecniche a parte, la relazione si chiude con l’aspetto forse più importante: quello relativo alla data di ultimazione delle opere. Da Palazzo Ducale fanno sapere che è in fase di approvazione una seconda perizia di variante, che di fatto posticiperà quindi la conclusione dei lavori di circa 3-4 mesi rispetto alla data originaria, prevista per il prossimo 8 febbraio.

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