“Con la crisi del concetto di comunità emerge un individualismo sfrenato, dove nessuno è più compagno di strada ma antagonista di ciascuno, da cui guardarsi. Questo soggettivismo – così Umberto Eco spiegava Zygmunt Bauman – ha minato le basi della modernità, l’ha resa fragile, da cui una situazione in cui, mancando ogni punto di riferimento, tutto si dissolve in una sorta di liquidità. Si perde la certezza del diritto (la magistratura è sentita come nemica) e le uniche soluzioni per l’individuo senza punti di riferimento sono da un lato l’apparire a tutti costi, l’apparire come valore e il consumismo. Però si tratta di un consumismo che non mira al possesso di oggetti di desiderio in cui appagarsi, ma che li rende subito obsoleti, e il singolo passa da un consumo all’altro in una sorta di bulimia senza scopo”.
E’ la società stessa che vive in un continuo processo di precarizzazione, non solo i singoli.
La modernità liquida, per dirla con le parole del sociologo polacco, è “la convinzione che il cambiamento è l’unica cosa permanente e che l’incertezza è l’unica certezza”.
Il 4 marzo ha evidenziato un profondo cambiamento nella società. Cosa ci riserva il futuro? Per noi meridionali questa potrebbe essere la grande opportunità ma anche l’ultima occasione, siamo pronti a viverla? Il vento autonomista del nord soffia forte, ma noi cosa vogliamo? Ci siamo mai fermati a pensare cosa siamo diventati e dove finiremo?
C’è un modo per sopravvivere alla liquidità? Per noi di Upward c’è. Bisogna rendersi conto che si vive in una società liquida, che deve essere capita e forse superata con nuovi strumenti. Forse la politica non ha ancora capito la portata del fenomeno, o forse quel momento è giunto. Bauman rimane per ora una “vox clamantis in deserto”.
L’Associazione Upward ha voluto organizzare questo incontro per il 20 marzo alle ore 18.45, presso la Sala degli Uccelli, per interrogarsi sulle paure, sulle aspettative, sulle speranze, sulle ipocrisie e sui rischi che la nostra società sta vivendo, a dialogare con noi questa volta, tra gli altri, il prof. Michele Capriati docente di Politica Economica presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro
UPWARD “verso l’alto” è un’associazione culturale nata dall’idea di un gruppo di giovani pugliesi, con l’obiettivo di provare a ricucire lo strappo tra cittadini/imprese/istituzioni, dando spessore e qualità a temi civili, politici, imprenditoriali e culturali.
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