Questa sera alle ore 19.00 la Fondazione Paolo Grassi ospita un incontro a cura della Basilica di San Martino: Don Panzetta, Preside della Facoltà Teologica Pugliese, presenta le linee portanti dell’Esortazione Apostolica di Papa Francesco sull’amore nella famiglia, “Amoris Letita”. Don Panzetta aiuterà a cogliere le novità del documento papale, ancora oggi fonte di discussione tra giuristi, pastori, uomini di cultura. [Ingresso libero]
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Mercoledì 14 dicembre 2016 alle ore 19.00 nell’Auditorium della Fondazione Paolo Grassi, la giovane e brillante pianista russa Ekaterina Zhemaitis sarà protagonista di un concerto per pianoforte solo. In programma musiche di Mozart, Schubert e Liszt. [Ingresso libero]
Ekaterina Zhemaitis è nata nel 1989 a Mosca. Ha conseguito la laurea in pianoforte con Tatiana Direktorenko presso l’Academic Music College e il Conservatorio Tchaikovsky di Mosca, dove ha studiato pianoforte con Elena Kuznetsova e Sergey Kuznetsov e musica da camera con Aleksander Bonduriansky. Al momento Ekaterina sta continuando i suoi studi presso il Conservatorio Tchaikovsky di Mosca sotto la guida di Elena Kuznetsova.
Nel 2011 ha vinto il primo premio al Concorso Pianistico Internarional ‘Città di Moncalieri’ (Moncalieri, Italia). Nel 2014 il duo pianistico Ekaterina Zhemaitis – Polina Kulikova ha vinto il secondo premio al concorso pianistico Duo Prima Internazionale a Mosca e il primo premio e due premi speciali alla quinta edizione del Concorso Internazionale di Musica da Camera Concorso a Kaluga (Russia). Nel 2015 Polina e Ekaterina hanno vinto il primo premio e cinque premi speciali al Concorso Internazionale Piano Duo VI (Polonia, Bialystok, 2015). Si è esibita in concerti in Russia, Europa e Stati Uniti come solista e in duo pianistico.
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Venerdì 16 dicembre alle ore 19.00 il terzo dei quattro incontri previsti dal ciclo di conferenze-concerto “Il suono dell’arte” a cura della giovane storica dell’arte Lucrezia Nardelli, dedicate al binomio arte-musica.
Intento del progetto è quello di mostrare i punti d’incontro tra l’arte figurativa e la musica tra Ottocento e Novecento, attraverso un approccio di tipo interdisciplinare, articolato tra la visione e l’analisi di alcune opere d’arte esemplificative, riferimenti alla letteratura del periodo e l’ascolto di brani musicali eseguiti dal vivo.
Il terzo incontro del ciclo sarà dedicato al rapporto tra Matisse e la musica del suo tempo, con particolare riferimento al Jazz. Fin dalle sue prime opere Matisse riserva un ruolo fondamentale alla musica e alla danza, perché capaci di riprodurre, insieme alla pittura, quel paradiso in terra che l’artista ha sempre immaginato.
La produzione sterminata di Matisse è infatti un inno alla vita, l’espressione di un mondo a colori in cui neanche le guerre mondiali e la malattia possono smorzare la gioia di vivere. Quando negli anni Quaranta, ormai vecchio e malato, l’artista trova nei gouaches découpées la naturale conclusione di quella ricerca di armonia che aveva accompagnato tutta la sua carriera, vi infonderà quello stesso ritmo che aveva animato le figure danzanti delle sue opere più famose. Nella raccolta intitolata “Jazz”, come in un testamento, si susseguono i ricordi e le esperienze passate di Matisse, in una giustapposizione di immagini e parole che nascono con la spontaneità dell’improvvisazione.
I ritagli di carta colorata infatti, definiti dall’artista stesso “improvvisazioni cromatiche e ritmiche”, ben si accompagnavano alle nuove sonorità jazz dei bistrot francesi: secondo Matisse il pittore, come il musicista, deve saper conservare la freschezza dell’istinto, perché ha dentro di sé un’energia tanto più forte quanto più è compressa. Pittura e musica s’incontrano allora nell’intuizione irripetibile che avviene nell’istante dell’atto creativo.
La parte musicale della serata vedrà la partecipazione di Vito Dimodugno (pianoforte) e Pino Pichierri (clarinetto e sax soprano) impegnati nell’esecuzione di esempi musicali dal vivo ispirati alle sonorità dixieland del primo jazz.
[Ingresso libero]
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