RainbowSEX, quando i corpi tornano protagonisti. Michela Neglia in mostra a Cisternino

Domenica 28 Febbraio 2016, in occasione della presentazione dell’ultimo romanzo del regista e scrittore Franco Brogi Taviani – “Porte segrete” – sarà inaugurata, presso il Laboratorio Urbano Jan-net di Cisternino (BR), la mostra “RainbowSEX” di Michela Neglia, visual/graphic designer.

L’evento è organizzato dall’Associazione di promozione sociale IDEANDO, in collaborazione con CALIB.

CRITICA – È attraverso la negazione del piacere in quanto essenza del godimento, del raggiungimento di un qualche stato di benessere, come il divenire reale di una promessa, qui e ora, che tutte le élite moderne sono riuscite a mantenere i loro privilegi. L’equilibrio stesso della società moderna, con tutte le sue istituzioni ormai in via di dissolvimento, si fonda sulla proiezione del benessere in un futuro indefinito. Poiché è sul filo dell’attesa e della speranza che si regge il potere invisibile di pochi su molti.

Questa condizione sociale – che è anche una condizione psicologica – soffoca la possibilità di un’alternativa. Ci è stato imposto, grazie anche al contributo bieco dei mezzi di comunicazione di massa, cosa debba essere ritenuto soddisfacente alle nostre esistenze, con ciò rendendoci ciechi di fronte alla possibilità della scelta. Il corpo, così, è diventato il luogo in cui gli stereotipi sociali si proiettano e prendono forma, a tutto discapito dell’identità e dell’emozione.

Michela Neglia rifiuta tutto ciò, e riporta il corpo in primo piano nelle sue opere. L’operazione artistica attraverso cui rifiuta lo schema stereotipato del corpo-involucro, del corpo-oggetto, del corpo-merce, è altamente ironica. Prima di tutto per la tecnica utilizzata, che richiama lo stile di quella pop-art che ha fatto degli oggetti-merce delle opere d’arte. Qui, invece, a farsi oggetto artistico, sono corpi fusi, gaudenti. Protagonista è però qualcosa un qualcosa che trascende gli oggetti e la loro mercificazione: il piacere, l’eros. Non c’è traccia di complessi ideologici mortificanti, con tutto il loro carico di sacrifici, obblighi, sensi di colpa e inutili frustrazioni senza contropartita. L’arte si fa rivoluzionaria nell’esperienza dell’Altro. Che è poi esperienza di sé stessi nel contatto con l’Altro.

L’artista prende posizione in una forma nuova, radicale: si riappropria del controllo di sé, della sua umanità sensibile, dei suoi desideri, della sua intimità, avvertita non più come un qualcosa di cui vergognarsi e quindi da nascondere, ma come il luogo attraverso cui sperimentare l’esterno, l’altro, la parte di sé che sfugge le convenzioni.

L’ARTISTA – Michela Neglia nasce a Noci (BA) il 17 Ottobre 1993. Si appassiona all’arte durante il periodo liceale e decide così di proseguire i suoi studi presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino (PU), dove consegue il diploma accademico nel settembre del 2015.

Le sue personali ricerche e la sua innata curiosità la portano ad approfondire il tema dell’erotismo e del corpo in tutte le sue sfaccettature, argomenti che caratterizzano quasi interamente la sua produzione artistica.

Attualmente vive e lavora in Valle d’Itria, a Locorotondo (BA), sua terra natia.

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Domenica 28 Febbraio 2016 | Start ore 19:00

Laboratorio Urbano Jan-net – Cisternino (BR)

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