Riceviamo e pubblichiamo da Gianpaolo Tettei, segretario cittadino del Partito Liberale Italiano:
La segreteria del PLI di Martina Franca intende esprimere il proprio disappunto riguardo la chiusura di alcuni reparti del nosocomio martinese.
Pensiamo sia utile trovare una soluzione rapida,decisa e duratura che possa soddisfare le esigenze di un bacino d’utenza che supera sicuramente i confini della nostra Martina Franca e che tocca invece i comuni limitrofi arrivando addirittura a Francavilla Fontana, Villa Castelli e Mottola.
Negli anni il nostro Ospedale si è distinto per la professionalità dei medici e degli infermieri,le attrezzature d’ultima generazione e i vari servizi che nel complesso hanno reso l’ospedale stesso meta “ambita”degli eventuali pazienti ,che riconoscendone il valore d’eccellenza ,hanno preferito farsi ricoverare qui a Martina e non altrove. I dati ASL alla mano parlano chiaro e possono sicuramente confermare tutto questo.
Pensiamo inoltre che lo Stato e nel caso specifico la Regione Puglia, debba convogliare i propri sforzi in poche ma determinanti cose quali la salute pubblica, l’istruzione e la sicurezza del cittadino.
Per questo, la Regione Puglia stessa, non può e non deve arrivare a compiere atti come quello che sta per accadere a Martina.
La rivisitazione ospedaliera deve colpire in maniera mirata e rispettare le esigenze dei cittadini, valutandone ogni caso. La situazione logistica dell’ospedale di Martina fa si che sia l’ospedale del comprensorio e quindi non più l’ospedale solo della città di Martina Franca.
La proposta, che noi del PLI facciamo alla Regione Puglia e ai suoi Consiglieri Regionali, è quella di lasciare aperto l’Ospedale con tutti i suoi reparti nel pieno delle loro funzioni, creando un centro d’ eccellenza con tutti i mezzi necessari per affrontare qualsiasi caso clinico e farlo diventare l’ “Ospedale dei Trulli” cioè un ospedale che fornisca assistenza a tutti i paesi limitrofi e che sia l’unico punto di riferimento per gli stessi.
Ci auguriamo che la nostra proposta possa essere l’ “incipit” di una nuova vita per “l’Ospedale dei Trulli”.
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