“Facendo seguito alle segnalazioni di protesta pervenute da parte di cittadini disturbati da eventi musicali…” Inizia così la diffida spedita il 12 dicembre scorso agli esercenti di bar e locali di intrattenimento affinchè smettano di mettere musica dopo le 24. Una lettera che sta causando molto malumore (qui un articolo da Il Tacco di Bacco), non solo tra i commercianti, ma anche tra i clienti e gli organizzatori di eventi che trovano assurdo, a loro dire, mettere un cappio al collo alle attività commerciali proprio sotto Natale, momento in cui notoriamente la città si ripopola di studenti e di lavoratori fuori sede.
La diffida, firmata da Anna Rita Maurizia Merico, ma spedita dal responsabile del patrimonio, risponde alle esigenze dei cittadini che, giustamente, dopo una giornata di cassa integrazione, vogliono dormire. Per questo motivo impone delle regole, non solo agli esercenti, ma anche ai clienti. La direttiva infatti dice che è assolutamente vietato ballare o fare danze di alcun genere.
Non solo, ma è anche espressamente vietato fare pubblicità, nemmeno su Facebook, dicono i beneinformati: se volete portare gli amici in un locale dove il gestore è solito fischiare qualcosa di assolutamente non ballabile, mi raccomando, ma mi raccomando, non dite loro nulla, fate una sorpresa.
La tutela della tranquillità dei cittadini è priorità per il Comune commissariato che, preso dall’emergenza del giusto riposo, non si preoccupa di citare nessuna legge. Ma noi non siamo pignoli, ci fidiamo delle esigenze dei cittadini insonni.
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