Vietato ballare. A Martina Franca il commissario spegne la musica nei locali

“Facendo seguito alle segnalazioni di protesta pervenute da parte di cittadini disturbati da eventi musicali…” Inizia così la diffida spedita il 12 dicembre scorso agli esercenti di bar e locali di intrattenimento affinchè smettano di mettere musica dopo le 24. Una lettera che sta causando molto malumore (qui un articolo da Il Tacco di Bacco), non solo tra i commercianti, ma anche tra i clienti e gli organizzatori di eventi che trovano assurdo, a loro dire, mettere un cappio al collo alle attività commerciali proprio sotto Natale, momento in cui notoriamente la città si ripopola di studenti e di lavoratori fuori sede.

La diffida, firmata da Anna Rita Maurizia Merico, ma spedita dal responsabile del patrimonio, risponde alle esigenze dei cittadini che, giustamente, dopo una giornata di cassa integrazione, vogliono dormire. Per questo motivo impone delle regole, non solo agli esercenti, ma anche ai clienti. La direttiva infatti dice che è assolutamente vietato ballare o fare danze di alcun genere.

Non solo, ma è anche espressamente vietato fare pubblicità, nemmeno su Facebook, dicono i beneinformati: se volete portare gli amici in un locale dove il gestore è solito fischiare qualcosa di assolutamente non ballabile, mi raccomando, ma mi raccomando, non dite loro nulla, fate una sorpresa.

La tutela della tranquillità dei cittadini è priorità per il Comune commissariato che, preso dall’emergenza del giusto riposo, non si preoccupa di citare nessuna legge. Ma noi non siamo pignoli, ci fidiamo delle esigenze dei cittadini insonni.

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Commenti

24 risposte a “Vietato ballare. A Martina Franca il commissario spegne la musica nei locali”

  1. Avatar Massimiliano Martucci
    Massimiliano Martucci

    comunque “il trattenimento” non si può leggere…

  2. Avatar Francesca Morelli
    Francesca Morelli

    Non esiste proprio nessun regolamento che vieti tutto ciò!! E cmq sia voglio vedere quando mi arrestano xche’ ballo nel mio locale…con tanto di licenze e tanto di rilevamento acustico e fonometrico certificato!…di impianto inserito e collaudato nella licenza…e tanto di porta insonorizzata! Voglio proprio ridere!! O mi portano le segnalazioni di chi si lamenta dei disturbi o credo proprio che io continuerò a ballare fino all’alba…cioè le 4.00 del mattino…che e’ esattamente l’orario di chiusura concesso al mio locale!! E imparate l’italiano…il trattenimento!! Si dice intrattenimento!!! ;-)

    1. Avatar Stefano
      Stefano

      Cara Francesca,dov’è il tuo locale??

  3. Avatar Aldo Carbotti
    Aldo Carbotti

    … non si è mai vista una cosa del genere.

  4. Avatar Feed
    Feed

    Maaaaad…. Come si fa a vivere in un posto simile?

  5. Avatar CHECCO
    CHECCO

    che si inizi a puntare su qualcosa in qst paese!!!! non si balla, non si sente musica, non si fa cultura, non si fa enogastronomia, non si fa ridere, non si fa sistema, si fa sport solo grazie ad alcuni sforzi di singoli, non si fa policica….CITTADINI…MA CIA CAZZ VULT FA??? Ho amici sparsi in tutta Italia e che stanno migrando all’estero…proprio come i nostri nonni. Morale: qui non c’è nulla. Nulla per il quale valga rimanere….e quindi xkè scoraggiare una delle iniziative possibili, come x esempio mettere musica? è una vergogna!!! il nostro è un paese x vecchi…anzi x urlatori…chi urla viene ascoltato. Quindi forse dobbiamo iniziare ad urlare anche noi. In qst paese si regredisce. E cmq tanto x i + critici…a pochi km da noi abbiamo realtà invidiali dalle quali prendere esempio….Alberobello=turismo, Locorotondo=centro storico, Noci=enogastronomia, Monopoli=vita notturna, Ostuni, Ceglie M. , Cisternino……….siamo diventati la Cenerentola della Valle…prima eravamo un esempio. Più tolleranza x tutti. Esercenti, giovani, vecchi, istituzioni….quei pezzi di carta vanno discussi con NOIIIIIIIIIIIII……LA CITTA’…

  6. Avatar Carmelo
    Carmelo

    SCHIFO SCANDALO chiamatelo come volete…loro si faranno sempre e comunque i ca@@@ loro!!nel mio settore lo fanno da sempre e lo continueranno a fare…ecco perchè vado via!!!Ciao Martina Franca..ti lascio morire in pace!

    1. Avatar Stefano
      Stefano

      Si vieni in Australia qui balliamo fino le 10 di mattina

  7. Avatar graziano argento

    come al solito a farne le spese sono i titolari delle attività commerciali, a vantaggio di chi se ne sta a casa a dormire. Il comune deve imporre a questa gente che si lamenta di tutto un sacrificio a favore della collettività.

  8. Avatar manu
    manu

    da notare che nell’ordinanza si parla di SVILUPPO ECONOMICO… si chiudono le attività, si blocca tutto, si impedisce la pubblicità, si costringe la gente a spostarsi fuori e a spendere altrove.. e questo sarebbe SVILUPPO ECONOMICO?…..sviluppo economico degli altri forse…. che vergogna

  9. Avatar Onofrio
    Onofrio

    Che schifo solo a Martina si prendono queste
    Iniziative . Mi vergogno di essere martinese.
    Mi dispiace dirlo ma è così .
    Ogni tanto dovrebbero farsi qualche passeggiata
    Fuori da Martina per vedere cosa organizzano
    Gli altri paesini.
    Stop
    Che schifo

  10. Avatar MR GOAT
    MR GOAT

    CARMELO NON RISOLVI NULLA SCAPPANDO, RITORNERAI A BREVE E TUTTO TI SEMBRERà PIù NERO DI QUANTO LO FOSSE PRIMA, E TI PARLO PER ESPERIENZA PERSONALE… BISOGNA SCENDERE IN STRADA A BALLARE CANTARE RECITARE E ROMPERE I COGLIONI ! FACILE PARLARE E INCAZZARSI DI FRONTE A UNO SCHERMO, SONO IO IL PRIMO A FREGARMENE DI QUESTE COSE IN GENERE MA LA PRENDO COME UNA FACCENDA PERSONALE… TUTTI IN PIAZZA RAGAZZI

    1. Avatar DAVIDE
      DAVIDE

      ha ragione mr goat! scendiamo in piazza con tutti gli amplificatori possibili e spacchiamo i timpani a tutte ste m…e!!!

    2. Avatar Stefano
      Stefano

      Daiiiiiiiiiiii

  11. Avatar isa
    isa

    Ma io dico:Martina Franca è abitata solo da gente triste e rompi scatole?Già abbiamo un’amministarzione comunale che non riesce ad organizzare nulla per il proprio paese per portare turisti o semplicemente per “far vivere la parte giovane della città”,(sarà per questo che i ragazzi preferiscono fare il pieno e spostarsi nei fine settimana e non solo).Ma ora anche chi possiede un’attività deve essere vincolato da questi obblighi assurdi?Se un locale non è insonorizzato e disturba ok,tutta questa storia ha un senso,ma xkè dovrebbe pagare le conseguenze anche un locale che non crea problemi a nessuno?
    MARTINA FRANCA = DEPRESSIONE!

    1. Avatar isa
      isa

      Ah…dimenticavo: noi possediamo uno dei centri storici più belli della Puglia.Ma chi lo conosce davvero?Chi lo ha vissuto?C’è gente che passeggia?Si organizza nulla per renderlo vivo?Io so solo che è pieno di trans,prostitute e tanto altro ancora….Perchè non ci sono cittadini che si rivolgono al nostro caro sindaco per fare qualcosa di concreto per il nostro centro storico, invece di pensare a queste cavolate?Se in tutte le grandi città ci fossero i martinesi,Roma non avrebbe più il Colosseo xkè porta turisti,quindi traffico,quindi caos,quindi creerebbe “disturbo”..Ma smettetela BIGOTTI!

  12. Avatar Massimiliano Martucci
    Massimiliano Martucci

    La diffida del Comune hai i presupposti legittimi posti dalla legge sui locali pubblici. La questione però, a mio parere, è a monte: non esiste un piano del commercio a Martina e manca un indirizzo politico preciso. In sostanza la situazione del divertimento notturno martinese è il classico esempio di autorganizzazione anarchica perchè non c’è stato nessuna direzione politica. Meglio ancora: dove c’è il vuoto è ovvio che ognuno si organizza come può. E i baristi martinesi sono forse l’unico esempio positivo in una città lasciata alla deriva.

  13. Avatar Barbara
    Barbara

    “tali trattenimenti possono essere effettuati a condizione che…”??Vorremmo conoscere anche le condizioni dettate, cortesemente.

  14. Avatar giuseppe gaetano marangi
    giuseppe gaetano marangi

    Fare quel che si vuole non è incivile. E’ massimamente incivile pretendere di farlo dando fastidio al prossimo. Non mi pare che ci sia molta onestà intellettuale in chi parla di proibizione del ballo; quel che OPPORTUNAMENTE si vieta è di ballare producendo un rumore per il quale, se fosse prodotto in una fabbrica, l’imprenditore andrebbe incontro a severe sanzioni. Il parlare di cultura, poi, sfocia nel ridicolo.
    Giuseppe Gaetano Marangi

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