Abbiamo raggiunto per telefono il consigliere regionale del Partito Democratico Donato Pentassuglia per chiedergli un’opinione sulla proposta di candidarsi come sindaco a Martina Franca. La sua risposta, in perfetto stile da politico consumato, dice e non dice, perchè probabilmente in questo momento è necessario tenere insieme la coalizione e contemporaneamente non scoprire troppo le carte con gli avversari. “La priorità è il programma, il progetto politico che deve tenere insieme la coalizione del centrosinistra, eventualmente allargata a liste civiche e a associazioni. Discutere di nomi, di persone, significa scadere nel leaderismo, nel personalismo della politica che non è patrimonio del centrosinistra“. Ancora: “Io sono fiero del riconoscimento dell’assemblea, ma sono convinto che a Martina Franca sia ancora utile un consigliere regionale, che perseveri nel suo lavoro di legislatore e che affianchi il lavoro politico locale“.
La proposta a candidarsi, lo ricordiamo, arriva durante l’assemblea di ieri del Partito Democratico, da quella parte politica interna che per molto tempo è stata considerata avversaria di Pentassuglia. Eppure, questo sembra il ragionamento che hanno fatto i militanti del PD, la priorità è la città e non il partito. Per questo Pentassuglia è il miglior candidato che il Partito Democratico locale può esprimere, l’unico in grado di competere e vincere contro un centrodestra comunque diviso. Per quanto importante il lavoro di consigliere regionale, dicono dal Pd, è importante che le nostre carte migliori vengano spese sul territorio, per troppo tempo abbandonato alle scorribande dei vari baroni locali.
Prima di lunedì, comunque, non si saprà nulla di ufficiale. Ma a proposito di coalizione, la domanda sull’apparentamento con l’UDC era d’obbligo: “Non esiste, al massimo solo in caso di ballottaggio“.
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