Trincee drenanti: ancora fumata nera in Regione

Foto da aurelio-vivereapierino.blogspot.com

Fumata nera in Regione dopo l’incontro tra il Comitato per la tutela della Valle d’Itria e i rappresentati regionali l’assessore Fabiano Amati, Donato Pentassuglia e i tecnici dell’Autorità Idrica Pugliese (AIP) e dell’Aqp. In un comunicato rilasciato da Isabella Massafra, referente per il comunicato, ci viene riferito che solo ora i tecnici si sono accorti che il flusso di acque giornaliere supera il limite previsto dal decreto legge 152 del 1999 e che quindi le soluzioni finora proposte sono da ritenersi illegali. La preoccupazione, riportiamo dal comunicato, è che si opti per scavare 11 pozzi in Valle d’Itria che verrebbero in soccorso della trincea, in caso di un improvviso flusso maggiore. Il risultato sarebbe disastroso per l’ambiente, per il paesaggio e anche per l’uomo che sarebbe costretto ad allontanarsi dalla zona dove insistono queste opere e, nel raggio di mezzo kilometro, non poter più utilizzare l’acqua dei pozzi artesiani per innaffiare le colture.

Nel frattempo che passino i 20 giorni per verificare la fattibilità delle proposte, il Comitato si augura una presa di posizione della Provincia di Taranto e del Comune di Martina Franca.

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