Quante case vuote stanno a Martina Franca? Quanti capannoni, quanti garage, quante stanze, quanti spazi sono lasciati a sè stessi, abbandonati? E quanti palazzi si stanno costruendo? Quanti appartamenti?
Abbiamo davvero bisogno di altro cemento?
Questa è una domanda che si è posto il Forum Nazionale “Salviamo il paesaggio”, che è stato fondato il 29 ottobre scorso a Lugagnano (Milano), da 589 associazioni, di cui 63 nazionali. L’obiettivo del forum è quello di salvare il paesaggio e il territorio italiano dalla speculazione, dalla deregulation e dal cemento selvaggio.
Per questo motivo si è pensato all’istituzione di un censimento nazionale, che abbia come obiettivo quello di mappare il territorio alla ricerca di case vuote, garage inutilizzati, capannoni abbandonati, al fine di mettere un freno allo sviluppo edilizio che negli ultimi anni ha cementificato un quinto del territorio nazionale. Fare un censimento permetterebbe quindi di conoscere il reale bisogno e la reale offerta ma, comprendiamo benissimo, un’azione del genere va direttamente a scontrarsi contro i poteri forti che hanno basato, soprattutto a Martina Franca, la propria ragion d’essere proprio sull’edilizia.
In Valle d’Itria è nato il comitato locale, per i comuni di Martina Franca, Cisternino e Locorotondo. Esiste una pagina Facebook (clicca qui) per i contatti e per rimanere aggiornati.
L’obiettivo per ora è raccogliere le firme necessarie da presentare ai comuni perchè approntino la struttura per fare la ricerca.
A Martina Franca questo argomento è di primaria importanza, anche perchè in qualche modo coincide con l’analisi dell’elenco dei beni pubblici del comune. Un censimento fatto bene significherebbe addirittura poter pensare ad un Piano Urbanistico a “crescita zero”, come è già avvenuto in altri comuni. Ma comprendiamo benissimo che tutto questo si scontra con la mentalità palazzinara che permea il modo di pensare dominante che fa coincidere il numero di mattoni con la possibilità di lavoro e di ricchezza. Una visione non solo vecchia dell’economia, ma che si scontra apertamente con le dichiarazioni di tutti quanti si apprestano a guidare la città, che proclamano Martina Franca votata al turismo e alla cultura.
Nel frattempo, quindi, vi invitiamo a firmare, recandovi da Futuroffice, in via Mascagni 33.
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