Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Angelo Lucarella, segretario del movimento Francamente per Martina, che dichiara di non condividere le scelte del centrodestra martinese. Ecco di seguito il comunicato:
Il Movimento FrancaMente per Martina, seppur indipendente, si colloca naturalmente per affinità di visione socio-politica-economica all’interno del centro-destra; ponendo come proprio principio ispiratore fondamentale quello del social-liberismo, mai potrebbe prestare il proprio sostegno a cordate elettorali che siedano al di là del centro-destra. Tuttavia la presente situazione del centrodestra martinese non consente al Movimento FrancaMente di esprimersi nè conseguentemente di mettere in campo le proprie forze all’interno di un progetto politico per carenza delle condizioni che i suoi componenti ritengono essenziali a garantire la possibilità (non la certezza) di successo dello stesso centro-destra: unitarietà e condivisione, presupposti di serietà del progetto e di volontà politica e sociale di dare impulso alla crescita culturale, economica e politica di Martina.”Fino a quando” – ha dichiarato il segretario politico del Movimento Angelo Lucarella – “le segreterie di partito cercheranno di imporsi a vicenda e di misurare il proprio peso elettorale prima del ballottaggio per far leva sul pugno di voti in più dinanzi a qualche responsabile nazionale, i cittadini martinesi si troveranno ancora a segnare sulla scheda elettorale il nome del parente o dell’amico perché scelta migliore non si prospetta dal momento che non esiste un progetto che ispiri sicurezza“. Continua Lucarella “Al persistere di tale frammentazione noi di FrancaMente non parteciperemo ad alcuna competizione elettorale ma ci riserviamo di offrire il nostro appoggio all’eventuale coalizione che scaturirà in vista del ballottaggio e purché il programma per la città concentri l’attenzione e gli interventi negli ambiti di Urbanistica, Viabilità ed Edilizia; Ambiente; Commercio e Turismo; Pubblica Amministrazione; Politiche sociali e giovanili. Il tutto in ottica di dialogo e “concertazione” tra le istituzioni e i privati, di revisione degli appalti, di innovazione nei piani per la città, di cura del cittadino per tutto quanto rientra nelle competenze dell’ente territoriale comune“.
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