Di seguito la risposta del Comune alla Confcommercio:
Facendo seguito a quanto apparso sui quotidiani locali del giorno 29 c.m. relativamente alle dichiarazioni della Confcommercio circa l’adozione del Nuovo Regolamento Comunale sulla disciplina del commercio su aree pubbliche, l’amministrazione comunale deve rispondere, non per spirito di polemica, ma per riportate la cosa nell’alveo della verità dei fatti.
Preliminarmente, va detto che l’iter procedurale seguito dall’amministrazione è esattamente quello previsto dalla legge regionale n.18/2001 che regola la materia, più precisamente dal comma 1, art.13 che recita”I Comuni, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sentite le associazioni provinciali di rappresentanza dei consumatori e delle imprese del commercio, omissis..”. E’ del tutto evidente che l’operato del Comune, oltre che essere in linea con i dettami normativi, è andato addirittura oltre poiché non ha semplicemente “sentuito” le organizzazioni sindacali, ma ha concertato con esse. Infatti ha accolto proposte, ha accettato richiesta di rinvii degli incontri, ha allargato il tavolo di concertazione anche a tutte le componenti sociali del territorio.
Entrando nel merito dei rilievi della Confcommercio locale, gli stessi hanno già trovato le opportune e specifiche risposte del dirigente del Settore Sviluppo Economico dott. Mastrovito, nella delibera di approvazione del Regolamento in questione che si seguito vengono riportate:
“Il dirigente proponente, in ordine a dette considerazioni, evidenzia quanto segue:
- Per quanto concerne gli eventuali profili di illegittimità contenuti nel regolamento in adozione, nulla mai è stato formalizzato né per iscritto , né verbalmente dalla CONFCOMMERCIO, anzi va ribadito che la bozza non solo è stata emendata su proposta della organizzazione in parola, ma è stata approvata e sottoscritta. Inoltre, la riserva operata era solo per “comunicare ulteriori apporti e suggerimenti al Regolamento stesso, in un breve periodo di tempo” e non già per evidenziare e/o correggere profili di illegittimità;
- l’Individuazione dei mercati rionali è indicativa di un indirizzo che mira a portare il servizio del commercio in quelle zone dell’abitato ( vedi zone in espansione e periferiche) che altrimenti resterebbero non servite, con un aggravio sicuramente dal punto di vista del traffico urbano, oltre che del disagio delle famiglie lì residenti. Va da se che dette aree, ove non ne fossero provviste, prima dell’effettiva messa in funzione dovranno essere adeguate agli standard igienico-sanitari;
- l’affidamento del Mercato dell’antiquariato all’associazione “Arca Promoter”, oltre che avere un riscontro nella norma regionale e nello stesso Regolamento sottoscritto ( vedi Cap.4, art.14, comma 10), è stata basato sull’ultra decennale organizzazione del mercato stesso da parte della citata associazione con affidamento nel tempo attraverso atti formali comunali quali ordinanze, ecc. Non vedo cosa ha fatto cambiare atteggiamento in ordine a detto affidamento alla Confcommercio, quando non più tardi di alcuni mesi fa, partecipando ad appositi incontri ha espresso il proprio parere favorevole, affinchè la stessa associazione organizzasse, oltre l’appuntamento mensile dell’antiquariato, ulteriori appuntamenti nel centro storico di mercati dell’artigianato. Parere espresso attraverso la firma dei massimi esponenti della Confcommercio locale sig.ra Mina D’Antico e dott. Paolo Castellana (si allega la documentazione in parola);
- Le eventuali aree dove inibire il commercio ambulante è una attività demandata dal Cap.4, art.12, comma 5 del regolamento sottoscritto alle competenze del Dirigente il Settore Sviluppo Economico su parere del Comando Polizia Locale.
- Relativamente alla rappresentata necessità che il confronto venga limitato alle associazioni riconosciute dalla Regione, è di tutta evidenza che la pubblica amministrazione, portatrice di interessi diffusi, ha tutto l’interesse di portare sul tavolo del confronto quanti più attori interessati e rappresentativi degli interessi in argomento.
Considerato che i contributi puntuali che dovessero pervenire da parte della Confcommercio, potranno eventualmente trovare accoglimento nell’ aggiornamento del regolamento così come disciplinato dal 1° comma , dell’art.13 della legge Regionale n.18/2001;”
Da ultimo va evidenziato il piano è stato sottoscritto e approvato da tutte le associazioni presenti agli incontri, compreso la Confcommercio stessa che si era riservata di “comunicare ulteriori apporti e suggerimenti al Regolamento stesso, in un breve periodo di tempo”.
In ogni caso, l’associazione potrà proporre modifiche ed integrazioni al regolamento approvato che l’amministrazione, con spirito collaborativo, sin da ora si dichiara disponibile a valutare
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