Martina Franca: chiude dopo dieci anni l'Anfora winebar

Ieri sera Martina Franca ha perso un dei suoi locali più rappresentativi. Chiude, dopo quasi dieci anni di attività, la prima storica vineria di Martina Franca, l’Anfora winebar.

Vittima, forse, di ciò che viene definito capitalismo flessibile.

Mobilità, rischio e flessibilità sono i fattori centrali del cambiamento nello scenario lavorativo contemporaneo. L’economia è più dinamica e la vita personale ne risente. Valgono incertezza, perenne innovazione, frenetico avvicendarsi, non per questo scompaiono le forme di potere e controllo nè le diseguaglianze nelle opportunità. Non esistono più stabilità e fedeltà aziendale, o meglio, esistono parentesi che si aprono e si chiudono. Anche belle parentesi.

Tutti noi avremmo voluto vedere l’Anfora sempre aperta, lontano dalla crisi. Una crisi non solo economica, ma soprattutto umana. Il rischio di caricarsi di idee e progetti e non poter realizzarli genera disperazione, frustazione. Tutto questo mina alle radici la percezione di continuità dell’esistenza e della tradizione, erode l’integrità dell’io. Si è costretti a chiudere una parentesi per aprirne un’altra, e l’interrogativo: “chi me lo fa fare?” diventa  uno slogan elettorale di cattivo gusto paragonato al valore che assume, in certe persone, come domanda esistenziale.

Si manifesta una progressiva corrosione del carattere, le cui caratteristiche di stabilità, durata e permanenza sono in contrasto con la dinamicità, frammentarietà e mutevolezza del capitalismo flessibile.

Ieri ha chiuso l’Anfora, domani si aprirà un altro locale e la domanda che ci si pone  è: “quanto durerà?“. Diventa difficile sostenere le spese: affitti dei locali alle stelle, tasse su tasse, acquisti di materiale e personale, in più va aggiunto il costo umano di una vita vissuta dietro ad un bancone,  in una cucina o in sala, i giorni festivi diventano ottime occasioni per far cassa. E quando il costo economico supera quello umano, il gioco non vale la candela.

In un contesto difficile come questo, ai due gestori dell’Anfora, va l’onore di aver portato e fatto conoscere a Martina Franca, la cultura del Winebar.

Non resta che augurare tanta fortuna a Tonio e a Raffaele.

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