Una sala piena ai limiti della capienza è la migliore accoglienza alla lista del Partito Democratico presentata ieri sera al Park Hotel San Michele. Una sala così piena che viene il dubbio che se fosse stata fatta in piazza avrebbe avuto un successo strepitoso. Invece anche questa volta i dirigenti del PD hanno preferito non rischiare e fare tutto in un luogo chiuso. Ma le persone hanno risposto adeguatamente alla chiamata dei candidati e di Franco Ancona.
La sala era piena di militanti e facce nuove, di parenti e amici dei candidati, questi ultimi sistemati sul palco con tutte le donne in prima fila, e il candidato sindaco. A destra, guardando dal pubblico, il piccolo pulpito, da dove si sono avvicendati gli oratori, i candidati, alternati a Francesco Parisi, segretario provinciale del partito, Gianni Florido, presidente della Provincia di Taranto e Donato Pentassuglia, in questa successione, che in qualche maniera ribadisce la scala gerarchica del potere politico locale. Franco Ancona ha parlato per ultimo e prima di lui alcuni candidati: Romano Del Gaudio, consigliere uscente, Arianna Marseglia, Stefano Coletta, Giancarlo Mastrovito, Vittorio Donnici, Antonio Carriero, Magda Balsamo.
[Un po’ di foto]
Il leit motiv della serata è stato il cambiamento da una situazione in cui i “cittadini sono considerati sudditi” e “la città è divisa in due“, riscoprendo un “senso di comunità“, un “senso di appartenenza” al territorio che i vecchi amministratori non avevano.
Una serata in discesa, effettivamente, per la lista del più grande partito del centrosinistra, perchè può vantarsi di non aver avuto ruoli attivi nel decadimento cittadino, e quindi può giocarsi questa campagna elettorale da opposizione, e quindi in vantaggio.
“Franco è un candidato-programma” dice Florido, l’unico ad ammettere che la vittoria non è assolutamente scontata.
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