Che in questo periodo di campagna elettorale ci sia poco tempo lo sappiamo benissimo tutti, soprattutto coloro che a vario titolo sono coinvolti in queste elezioni. Un leader nazionale come Angelino Alfano, in particolare, ne avrà di meno degli altri, considerando che in un solo giorno deve incontrare almeno una decina di città e di candidati. Probabilmente sarà questo il motivo per cui a Martina Franca ha solo fatto una passeggiata nel ringo, ha stretto qualche mano, è entrato nella Basilica di San Martino e dopo un crodino veloce è scappato via.
Ad aspettarlo in piazza al suo arrivo, i militanti del centrodestra che sostiene Michele Marraffa, i candidati e molti giornalisti. Tra le persone in piazza c’era anche Giovanni Cassano, che pubblicamente ha dichiarato il proprio sostegno a Marraffa e alcuni suoi dipendenti. Appena sceso dall’auto blu, il segretario nazionale del Pdl viene stretto in una folla di flash e di saluti: velocemente si dirige il corteo verso il centro. Dopo una piccola deviazione nel Palazzo Ducale, velocemente ci si dirige verso il Bar Tripoli, dove il segretario incontrerà la stampa.
Arrivati davanti alla Basilica di San Martino una sosta è stata obbligatoria. Don Franco Semeraro ha accolto Raffaele Fitto e Angelino Alfano come vecchi amici e li ha invitati ad entrare in chiesa. Al fresco della basilica, Don Franco si è affannato a raccontare la bellezza della chiesa ai vertici politici del Pdl, perchè il tempo non era molto.
Subito fuori dalla chiesa, passando per Piazza Maria Immacolata, alcuni militanti del Pdl, coadiuvati dalla Polizia Municipale, hanno strappato i manifesti de La Destra presenti sul palco dei comizi perchè, come ci ha riferito un agente, erano abusivi. Tutto doveva essere perfetto per Angelino Alfano.
L’arrivo al Tripoli è stato rapido: stampa e politici di alto rango dentro, militanti e candidati fuori, al massimo a rifocillarsi con l’aperitivo preparato per loro. Dopo le interviste, di cui potete vedere il video qui sopra, Alfano si è seduto con Fitto, Marraffa, Chiarelli e Nessa per bere un crodino, così velocemente che è bastato entrare a chiedere un bicchiere d’acqua che si erano alzati ed erano andati via.
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