Leo Cassano ha dichiarato l’appoggio a Michele Marraffa, dall’”esterno”, perchè condivide i valori dell’anticomunismo. Due manifesti nuovi de La Destra fanno da sfondo alla conferenza stampa e sintetizzano il motivo della scelta di campo di Cassano che, dopo la candidatura fallita al Comune, lancia, insieme a Marinosci, portavoce del partito, la candidatura alle elezioni regionali che “come tutti sanno saranno a primavera prossima, dato che Vendola si dimette a dicembre“.
Non perde tempo Cassano, e guarda già lontano, forte forse di una squadra che dopo il voto di domenica e lunedì 6 e 7 maggio, invece di subire il calo fisiologico dell’adrenalina elettorale continua a riunire i militanti. Il prossimo passo sono le regionali, oppure le politiche.
Ma innanzitutto il Consiglio Comunale. Cassano dichiara di non essere assolutamente interessato alla carica di consigliere, e che il sostegno esterno a Michele Marraffa è per vicinanza di ideali e non per fare la stampella ad una eventuale maggioranza. Ma cita due sentenze del Consiglio di Stato in cui viene decretato che il premio di maggioranza viene riconosciuto alla coalizione vincente al netto dei posti in Consiglio Comunale già assegnati al primo turno. Ovvero, dai 24 consiglieri, si devono togliere i tre candidati sindaco che hanno raggiunto il quorum (Cassano, Mariella, Muschio Schiavone) e del risultato si deve poi fare la proporzione. La maggioranza allora potrebbe contare solo di due consiglieri in più rispetto alla minoranza: 13 a 11. Verrebbe meno, però, il principio di governabilità che sta alla base delle quote. Quindi bisognerà aspettare che la Commissione Elettorale pubblichi i dati ufficiali.
Nel frattempo Cassano si candida come consigliere sentinella, a salvaguardia di possibili inciuci tra destra e sinistra e a tutela del principio di trasparenza che dovrà caratterizzare la prossima amministrazione.
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