Il tribunale del Riesame ha accolto il ricorso dell’avvocato Vitale per il dissequestro dei beni dell’azienda Russi, accusata di contraffazione per il marchio Yves Saint Laurent. I beni sequestrati qualche settimana fa non appartenevano al proprietario dell’azienda Russi, coinvolta nell’operazione “Pret a Porter”, con la quale la Guardia di Finanza metteva fine ad una produzione di capi contraffatti per quattro milioni di euro, ma alla moglie e al figlio. In particolare, il capannone in cui aveva sede l’azienda è della moglie della persona coinvolta e l’auto di grossa cilindrata invece appartiene al figlio.
L’avvocato è riuscito a dimostrare che entrambi non hanno nulla a che fare con la truffa.
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