Per andare da Taranto a Brindisi oggi ci vogliono poche decine di minuti, basta prendere la Strada Statale 7 Appia e si passa dallo Ionio all’Adriatico. Ma all’epoca dei Romani, quanto ci voleva per andare da Tarentum a Brundisium?
Due giorni circa, viaggiando a piedi, a gennaio, lungo la stessa strada che ora è percorsa ad una media di 90 km/h (ossia il limite di velocità), all’epoca era percorsa al passo di cinque kilometri per un’ora di strada. Il percorso della strada è praticamente lo stesso, quello che cambia è tutto il resto e adesso c’è uno strumento che ci aiuta a calcolare i percorsi come se fossimo al tempo di Giulio Cesare.
L’Università di Stanford ha messo a punto un progetto chiamato Orbis (grazie al Tacco di Bacco per la segnalazione) che permette di fare la stessa cosa che facciamo con Google Maps, ma con la differenza di qualche migliaio di anni. Si può scegliere le destinazioni solo tra le città che esistevano all’epoca ma diverse opzioni permettono di pianificare il viaggio come se dovessimo farlo ora. Ci chiede in che periodo dell’anno, quindi se andiamo a piedi o a cavallo, se siamo militari o civili e se viaggiamo carichi. Poi possiamo scegliere se il percorso deve essere il più veloce, il più economico o il più breve. E quindi ci calcola il tempo e il costo. In denari.
Perchè non provare?
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