Terremoto: come aiutare

In queste ore di ansia e di apprensione chi sta a centinaia di chilometri sente l’impossibilità di contribuire fattivamente. In quei luoghi però è già al lavoro la Protezione Civile e il Servizio di Emergenza Radio, di cui uno dei vicepresidenti nazionali è martinese: Gianni Genco. L’abbiamo sentito per telefono e gli abbiamo chiesto come cosa si può fare in questo momento e come sono organizzati per i soccorsi.

Per quanto riguarda i contributi, in questo momento l’unica cosa che si può fare è donare denaro. Ma solo sui conti correnti dei comuni, perchè si rischia di fare come in Abruzzo in cui i cinque milioni di euro raccolti sono andati a finire ad una banca che li presta al 5%. Scegliete il comune e cercate il conto corrente“.

Noi l’abbiamo fatto e abbiamo trovato l’IBAN per l’SOS terremoto di San Felice Sul Panaro e quello di Finale Emilia (cliccate sui link).

In quei comuni sono dotati di Piani di Protezione Civile molto efficaci” continua Genco “In caso di disastro sanno già come muoversi. Basta vedere che le tende sono montate sull’asfalto e non in mezzo ai campi come in Abruzzo, dove si allagarono. Noi come Servizio di Emergenza Radio immediatamente raggiungiamo i luoghi e prepariamo una rete di comunicazione alternativa, perchè come avrai visto ci sono difficoltà a comunicare con i cellulari e i telefoni. Quindi gestiamo i soccorsi tramite i Centri Operativi Misti (COM) che raccordano i vari Centri Operativi Comunali (COC). In caso di esigenza le strutture periferiche si attivano per portare aiuti. In Abruzzo per esempio siamo intervenuti per portare contenitori di alluminio“.

Martina Franca, ci dice Genco, è sede di un COM, da cui dipende anche Crispiano.

Un Piano di Protezione Civile a Martina Franca manca, eppure con Calvosa era già in cantiere. La Regione ha pronto un finanziamento di diciassettemila euro…

Non che sia urgente, a Martina Franca, ma quanto accade in Emilia ora e in Abruzzo qualche anno fa dimostra che la prevenzione è la migliore cura. Anche per i disastri naturali. Il fatto che a Martina manchi il Piano può essere sbadataggine, ma anche su questo, e gli ultimi accadimenti lo dimostrano, non si può transigere.

Per vedere come è fatto uno, basta andare sul sito del Comune di Grottaglie.

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