Il Piano di Rientro Ospedaliero serve non solo a risparmiare denaro dalla sanità ma anche a razionalizzare il servizio che il pubblico offre ai cittadini. Martina Franca è stata al centro dell’attenzione qualche mese fa quando si ridusse drasticamente il numero dei posti letto e del personale nel reparto di ostetricia, cosa che, pare, è stata scongiurata, probabilmente perchè nel 2011 il numero dei parti ha superato abbondantemente i 500 richiesti dalla legge perchè la struttura rimasse attiva. L’anno scorso infatti sono nati a Martina Franca 603 bimbi.
Il Piano di Rientro risponde a logiche nazionali, all’accordo tra Stato e le Regioni che risale al 2009, che poi si è tradotto, in termini di legge con il “Piano di rientro e di riqualificazione del Sistema Sanitario Regionale 2010-2012“. Ieri la giunta regionale ha approvato la seconda fase operativa.
L’obiettivo di questo Piano è quello di spostare sempre di più l’attenzione alla salute dalla fase di ospedalizzazione a quella della deospedalizzazione, ovvero alla possibilità di curare i pazienti a casa o, meglio ancora, di prevenire.
Secondo il Piano, ci dovrebbero essere 4,5 posti letto ogni mille abitanti: in Puglia si passa da una percentuale simile con la zona di Foggia, ad una molto più bassa, quasi la metà, nella zona della provincia di Lecce, tanto che per la distanza dal capoluogo e il basso numero di posti letto, la Regione ha deciso di tenere aperto l’ospedale di Scorrano. In totale per quanto riguarda l’Asl di Taranto i posti letto per mille abitanti sono 2,9, 1050 in valore assoluto.
I dati su Martina Franca dicono che in quantità ci guadagna. Secondo una tabella inviata dalla V Commissione Consiliare, che è stata pubblicata oggi sulla maggiorparte dei giornali, a Martina ci saranno queste modifiche:
La maggior parte dei reparti subiscono una modifica positiva, alcuni non vengono toccati mentre altri invece subiscono dei tagli fino a sparire. Oncologia viene definitivamente trasferito al SS. Annunziata di Taranto mentre Oculistica perde i posti letto, anche se in realtà erano posti letto dedicati solo ai day hospital.
La cattiva notizia è che Martina Franca perderà il reparto di Rianimazione, l’Unità di Terapia Intensiva Coronarica (UTIC): i pazienti che ne avranno bisogno dovranno essere trasportati a Taranto. Probabilmente da un punto di vista a medio e lungo termine, sarebbe stato più appropriato mantenere la possibilità di salvarsi la vita, più che di essere ricoverati a lungo, aumentando i posti letto di Lungodegenza e Medicina Generale.
Inizialmente, infatti, Martina Franca avrebbe dovuto perdere 10 posti letto in Medicina Generale, secondo il documento consegnato dall‘assessore Attolini alle organizzazioni sindacali. Eccole di seguito:
- Incremento di 9 posti letto nella disciplina di Ostetricia e Ginecologia che diventa di 24 posti letto
- Dismissione di 10 posti letto della disciplina Lungodegenza che vengono in parte trasferiti a Grottaglie
- Dismissione di 2 posti letto Day Hospital Oncologici che vengono trasferiti al SS. Annunziata
Ogni posto letto però ha un costo giornaliero. Secondo una ricerca fatta nel 2009, a Martina Franca ogni posto letto cosa 246,27 euro a persona: aumentando i posti letto di Martina si aumenterebbe la spesa pubblica, e quindi le tasse finali che ogni cittadino paga ogni anno. Naturalmente è una questione di vantaggi e svantaggi: avere l’ospedale sotto casa anche se ci costa di più? Non solo: ma la quantità non sempre è sinonimo di qualità. Avere più posti letto non significa avere un migliore personale medico.
Purtroppo, infatti, l’Ospedale di Martina Franca è diventato famoso anche per alcuni gravi casi di malasanità.
Lascia un commento