Si è appena concluso l’incontro organizzato da Michele Castellana e gli altri cittadini del quartiere Votano a cui ha partecipato il sindaco Ancona, alcuni consiglieri comunali del Partito Democratico e di Sel, e il consigliere regionale Pentassuglia. Assenti gli assessori, nonostante la questione del Votano è una questione centrale nel prossimo sviluppo urbanistico e del verde della città.
Hanno preso la parola a turno i cittadini e il sindaco e il consigliere Pentassuglia, e i toni, questa volta, non sono stati da campagna elettorale (fortunatamente). Franco Ancona ha immediatamente dichiarato che il parco rimane ancora off limits perchè è pericoloso e l’intervento del Comune, di pochi giorni fa, è stato necessario solo per limitare la presenza degli insetti, considerando l’arrivo dell’estate. Un pericolo evidente, considerando la presenza di, non molte, zanzare tigre. Ma poi ci sono i topi, e i cittadini che abitano nei palazzi che si affacciano e che hanno i negozi, le officine, le attività commerciali nei pressi, si sono lamentati.
Questa volta non è un gioco al rimpiattino tra quartiere e amministrazione, ma un invito a lavorare insieme. Lo dice Franco Ancona e lo ribadisce Donato Pentassuglia: i cittadini devono fare la loro parte. Ovvero: iniziassero a non sporcare più e a dire agli altri di comportarsi civilmente. E non solo i cittadini: le condizioni del parco sono determinate anche dal fatto che le imprese che hanno costruito nelle vicinanze hanno utilizzato il bosco per smaltire i resti dei lavori. E infatti si cammina su un tappeto di residui edilizi.
Quindi si invoca la cittadinanza attiva. Ma non bisogna andare oltre, secondo noi, perchè non è accettabile che in nome della mancanza di risorse l’iniziativa privata debba sostituirsi a quella pubblica, perchè sarebbe difficile salvaguardare l’interesse comune. I soldi mancano, è vero, ma Ancona ha dichiarato che la zona del Votano sarà inserita nei Piani di Rigenerazione Urbana, su consiglio dell’architetto Giancarlo Mastrovito.
Il parco potrebbe essere splendido, potrebbe accogliere le iniziative delle associazioni, le famiglie, un polmone subito a ridosso del centro storico che però, finora, è destinato a raccogliere le acque reflue di mezza Martina Franca.
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