Centro Storico. Oggi l'incontro con gli assessori Convertini e Lasorsa. Perchè non aprire anche i palazzi privati ai turisti?

fonte: wikipedia

Mi ricordo quando per indicare la parte antica della città si diceva “Martina vecchia“, quando la domenica mattina in giro per il centro storico si percorrevano le stradine per conoscerlo meglio. Quando ancora era abbandonato, prima che le famiglie straniere lo ripopolassero, prima che i prezzi delle case diventassero così alti da imporre ai giovani la scelta di abitare nella casbah bianca. Adesso si chiama Centro Storico, è al centro degli interessi di tutti i cittadini, perchè succede sempre così quando ti tolgono qualcosa che avevi e ti accorgi che ti manca. Il Centro Storico e il barocco, il centro storico e le case bianche, le chianche (dove sono andate a finire quelle originali? come mai sono state scelte queste che per non sporcare bisogna mettersi le pantofole?).

Il Centro Storico è diventato un marchio, un brand, in un tempo in cui finalmente ci si è ripresi dallo schiaffo forte del boom che ha permesso a qualche pazzo furioso di costruire un palazzo di cinque piani sullo stradone. Ora si parla di barocco, si scopre che è una ricchezza, ma non si dice che di barocco Martina Franca non ha che solo la facciata, i palazzi più importanti, appartenenti ai nobili o ai borghesi arricchitisi con l’allevamento. Di barocco Martina ha le chiese e il Palazzo Ducale, ma il grosso della città è medievale, costruita pietra dopo pietra da settecento anni a questa parte. Non confondere il Centro Storico con il barocco significa approcciarsi alla questione con una prospettiva un po’ più allargata, significa non ridurre la parte antica di Martina Franca a mero contenitore di baretti e localini, confondendo il successo del turismo dal numero dei tavolini che occupano le strade e le piazze.

C’è altro, e lo sappiamo.

Iniziamo a considerare il problema Palazzo Ducale all’interno del Centro Storico, con le stanze affrescate chiuse a chiave, con i turisti che senza nemmeno un filtro arrivano direttamente in Sala Giunta. Poi passiamo ai palazzi più importanti, che già insistono in Piazza Roma. L’elenco è in tutte le guide e possiamo citarli a memoria, basta ricordarsi in nomi delle più importanti famiglie locali.

Palazzi privati, palazzi chiusi, palazzi sconosciuti non solo ai turisti ma anche ai cittadini stessi di Martina Franca. Se sono importanti, se il barocco è fatto dai loro balconi e dai loro portoni avrebbero l’obbligo morale di essere aperti, condivisi.

Il Centro Storico da tutti è indicato come una delle due ricchezze che ci sono rimaste. L’altra è la Valle d’Itria. Ma ci domandiamo se chi afferma questo si rende conto del loro stato o di come sono trattati. Basta dare un’occhiata all’arco di San Francesco o alla fine che sta facendo l’antica cantina Micela su via Locorotondo.

Oggi, alle 16:00, c’è l’incontro con gli assessori.

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