Michele Mastrovito e Pasquale Massafra ci avevano abituato alle loro battaglie in difesa del quartiere in cui vivono. Da anni hanno sempre tentato di coinvolgere le associazioni e la pubblica amministrazione nelle loro iniziative. Molto spesso ci sono riusciti, altre volte no. La verità, in parte, è che la Villa del Carmine ha sempre rappresentato per alcune fasce di giovani un luogo in cui incontrarsi in maniera tranquilla e anche, purtroppo, per dare sfogo ai propri bassi istinti. Senza confondere le due cose, però.
Il vandalismo, però, non avrebbe trovato terreno fertile se i diversi lavori di ammodernamento della villa non fossero stati fatti utilizzando materiali inadatti, come le panchine o i tavoli, così fragili da sembrare friabili.
La Villa del Carmine ospita anche una delle due sedi previste per i Laboratori Urbani, la cui tragica cronistoria abbiamo tentato di raccontarla qui.
Nel frattempo Massafra e Mastrovito hanno incontrato gli assessori Infante e Coletta, che hanno promesso di prendersi (in) cura la Villa, sia ripristinando l’elettricità, sia curando meglio il verde e attivando il più presto possibile i Laboratori Urbani.
Massafra, candidato nel Pdl, ma non eletto (putroppo, perchè ci sarebbe piaciuto qualcuno della sua tempra in Consiglio Comunale) è contento: “La collaborazione tra ente e cittadini porta sempre i suoi frutti, bisogna ridare fiducia alla gente stando con la gente… noi ripartiamo da questa Villa per dare questo segnale“. Mastrovito suggerisce: “La privatizzazione e gestione della parte inferiore della Villa a qualche associazione sportiva, proprio come i tempi del Tennis Club e magari utilizzare l’Anfiteatro stilando una programmazione di eventi che ravvivi l’estate martinese. Solo così potremmo iniziare a parlare di Martina Franca come città turistica, creando un percorso all’interno del centro storico, magari toccando anche Casa Cappellari, ristrutturata in un anno ben due volte“.
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