La giunta lavora dal giorno in cui si è insediata alla questione del bilancio. Certo, ci sono quisquilie che vengono risolte in poche battute, ordinaria amministrazione, ma l’argomento centrale è il bilancio, quello che se non viene sbloccato, non si capirà nemmeno chi farà parte dello staff del sindaco (anche se i nomi sono palesi a tutti). Il bilancio è un argomento tabù, quasi, ma che viene utilizzato ogni volta capita di fare qualche domanda a qualche assessore o consigliere di maggioranza. La risposta è quasi sempre “Finchè non conosciamo il bilancio…“.
E ci sta. Vogliamo dire, è comprensibile che non si possano prendere decisioni se non si sa quanto sta nel portafoglio, ma è anche necessario riflettere che non è possibile che ancora ora non si sappia nulla, considerando che approvare il bilancio non è una scelta politica di Franco Ancona, ma una necessità amministrativa, e per questo ci auguriamo che i vari servizi abbiano messo da parte gli scontrini della spesa.
Qualche indiscrezione riesce però a trapelare dalle stanze blindate del sindaco e della giunta. Innanzitutto il buco di oltre tre milioni si potrebbe essere praticamente dimezzato se si tagliano le spese correnti e, soprattutto, se si riesce ad estinguere i mutui. Di quali spese correnti e di quali mutui per ora non ci è dato sapere. Per quanto riguarda i mutui si sta già facendo una verifica se da quelle somme ci sono dei debiti nei confronti di imprese e di professionisti. Appena appurato questo si potrà procedere all’estinzione, considerando che si potrebbero risparmiare oltre ottocentomila euro.
In questa maniera il disavanzo arriverebbe a un milione e duecentomila. Ma rimane il fatto che, a monte, a Monti, bisognerebbe far notare che non si può gestire l’amministrazione pubblica come fosse un’azienda, e il patto di stabilità non fa che impoverirci sempre di più.
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