«Lavorerò alacremente al fine di garantire sicurezza e lustro al nostro quartiere». Queste furono le prime parole di Cosimo Ancona in qualità di presidente del comitato di quartiere Montetullio. Abbiamo deciso di incontrarlo per conoscerlo, di seguito la nostra intervista.
Chi è Cosimo Ancona?
Ho 37 anni, Sono nato a Bari ma vivo da tanti anni qui a Martina. Per il lavoro di mio padre ho girato molto da piccolo, alla fine sono tornato nella città di Martina che considero la mia città. Mi è entrata subito nel cuore.
Da quanto tempo esiste il comitato del Quartiere Montetullio?
Il comitato esisteva già da tempo, ma è sempre rimasto lì nascosto. Non è mai riuscito ad andare in fondo nelle varie problematiche del quartiere, cosa che io, invece, oggi voglio fare. Ci tengo a precisare che il comitato non è a scopo di lucro e non segue nessuna bandiera politica.
Quando avete iniziato a lavorare?
Abbiamo iniziato a lavorare da maggio con la creazione dello staff composto da me, che sono il presidente, da cinque consiglieri e un segretario. Le prime cose che abbiamo fatto sono piccoli lavori ma utili, soprattutto per la sicurezza dei bambini che qui si riuniscono per giocare, come l’abbattimento di un albero secco e pericolante, abbattuto grazie al lavoro dell’ass. Coletta, o come il taglio dell’erba, ormai ad altezza uomo, che poteva nascondere al suo interno animali o quant’altro. La nostra prima premura è stata quella di far giocare i bambini in sicurezza, perchè qui ce ne sono tanti.
L’insediamento della nuova amministrazione ha inciso sulla vostra scelta di riprendere le redini del comitato?
Si. C’è molta fiducia in questa amministrazione, infatti stiamo avendo i primi risultati, anche se piccoli, ci sono dei segnali.
Quali sono i prossimi progetti?
È un quartiere giovane, nato circa dieci anni fa. Le cose da fare sono tante. Non ci sono supermercati, tabaccherie o bar ed è una cosa che faremo presente all’amministrazione per il nuovo piano regolatore. Si aprirà a breve una nuova farmacia ed è già qualcosa. Se dimentichi mezzo kg di pane devi tornare fino a Martina e le strade che ci collegano alla città sono molto pericolose. Via Massafra è una di queste. Poi abbiamo in mente di fare delle manifestazioni, lo spazio c’è ed è tanto, vorremmo rianimare il quartiere con degli eventi sia per grandi che per piccoli. Insomma renderlo un pò più vivibile e visibile.
Quanti abitanti ha il quartiere?
Ci vivono circa 350 famiglie, quindi 500/600 persone. Non è un piccolo quartiere, forse è uno dei più grandi.
Ci può descivere i grossi problemi di Montetullio?
Raggiungere il quartiere non è semplice, le strade sono molto pericolose soprattutto via Massafra. In quella curva sono successi tanti incidenti mortali, è pericolosissima. La speranza è che la sistemino un pò. I problemi maggiori ci sono nel periodo scolastico per i bambini, abbiamo riscontrato che gli scuolabus non bastano e si riempiono subito. Quindi molti genitori devono accompagnare i bambini in macchina.
C’è solo uno scuolabus?
Ce ne sono due, uno per i più piccoli e un altro per i più grandi. Ma i bambini qui sono davvero tanti e il servizio è insufficiente. Ho già avuto modo di parlare con l’ass. Infante che mi ha promesso a breve un incontro su queste questioni. Ci servirebbe anche la presenza di qualche pattuglia in più, è un quartiere tranquillo, ma soprattutto per le macchine servirebbe una maggiore sicurezza.
Quindi ha trovato in questa amministrazione un punto di riferimento importante.
È un punto di riferimento importante, credo che si possa collaborare tranquillamente. Qualche risposta l’abbiamo già avuta. Sarà mia cura invitare il primo cittadino nel nostro quartiere, che è anche casa sua, e augurargli buon lavoro. Non abbiamo avuto ancora modo perchè i suoi impegni sono tantissimi. Vorremmo rubargli solo 5 minuti.
Siete solo agli inizi e le cose da fare sono tante…
Per 5 anni sarò il presidente del comitato e cercherò di lavorare il più possibile per il quartiere. Prendo le ferie dal mio lavoro per poter dedicarmi al comitato. Ho preso l’impegno e lo porterò avanti. Ora bisogna impegnarsi per farci conoscere agli stessi abitanti del quartiere, per poter dire che ci siamo e di rivolgersi a noi. Io vorrei coinvolgere anche gli abitanti del quartiere Don Bosco.
Coinvolgerli come?
Invitarli alle riunioni ad esprimere le loro problematiche…
Per esempio, ci fu una riunione con Franco Ancona, lui era presente in qualità di candidato sindaco, e mentre parlava di quanto fosse difficile per gli abitanti del quartiere Don Bosco dover prendere la macchina ogni volta per andare a comprare un pezzo di pane, qualcuno di loro disse: “e ad avercela la macchina”. Molti di loro usano i mezzi di trasporto per andare a Martina, ma i pullman ad una certa ora non passano più, quindi sarebbe utile, per esempio, creare per loro una linea notturna gratuita. Mi piacerebbe poter coinvolgerli in questo modo.
Ringraziamo Cosimo Ancona per il tempo che ci ha concesso e gli auguriamo buon lavoro.
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