La prima società di basket cittadina, la Due Esse, sta lavorando per dare un futuro a Martina nella Divisione Nazionale B. Entro il 7 luglio va formalizzata l’iscrizione. In città, intanto, tiene banco la querelle sulle scuole basket e minibasket. Di seguito i comunicati pervenuti in redazione dalla Due Esse e dalla Scuola Basket Martinese coordinata dall’ex coach bluarancio Domenico Terruli.
Il testo della nota a firma del presidnete dela Due Esse.
Prosegue senza sosta l’attività del presidente Pinuccio Micoli, nella fase di organizzazione dei quadri societari e tecnici, in vista del prossimo campionato di Divisione Nazionale B. Ma non solo. Come ha sempre dimostrato nel corso di questi anni, la massima attenzione è rivolta anche al settore giovanile, punta di diamante della società Fortitudo Basket Martina. E, con l’obiettivo di unificare sotto la stessa organizzazione le varie società cestistiche presenti a Martina, il presidente Micoli ha tenuto un incontro, affiancato da Coach Gianfranco Cito, responsabile della Polisportiva Basket Martina, società satellite della Fortitudo, il Direttore Sportivo Nico Valzani, con Luca Trivisano, rappresentante della Nuova Pallacanestro Martina e Domenico Terruli della Suola Basket Martinese. I primi due incontri sono stati positivi, in quanto tutti i presenti hanno concordato con la proposta del presidente Micoli di convogliare tutti gli atleti, dal Mini Basket al settore giovanile, in una realtà che sarebbe stata “satellite” della Fortitudo. Ma poi qualcosa è cambiato. “In un successivo incontro- ha dichiarato il presidente Micoli – per confermare le nostre intenzioni e programmare la complessa operazione, il sig.Terruli ha fatto un passo indietro, comunicandoci l’impossibilità a perfezionare per sopravvenute rimostranze di alcuni suoi collaborati a condividere il progetto che stava per nascere”. Sfuma così, il tentativo della società Fortitudo Basket Martina di realizzare un progetto, ambizioso e coerente, che mira ad ottimizzare le potenzialità cestistiche martinesi, senza divisioni di sorta, con un obiettivo comune. “Non capisco – conclude visibilmente amareggiato Micoli – cosa possa impedire a gente della stessa città che lavorano nello stesso ambito ad unire le forze, in nome e per conto di un solo ideale, il Basket. Deduco facilmente che, gli interessi personali hanno preso il sopravvento”. Alza le mani, il presidente. Deluso. ” Ci abbiamo provato”
La risposta di Terruli, attraverso la quale l’allenatore spiega i motivi che hanno fatto saltare la trattativa.
Tre estati fa a Martina nacque una nuova scuola basket grazie ad un gruppo di amici che decise di offrire un’alternativa al territorio, fondando la SCUOLA BASKET MARTINESE. Già dai primi mesi di attività il territorio recepì e apprezzò il progetto dando fiducia al gruppo tecnico che oggi, a distanza appunto di 3 anni può dirsi soddisfatto del risultato raggiunto.
In questi 3 anni non può non essere menzionato il PROGETTO BASKET che la SCUOLA BASKET MARTINESE ha sposato con la NUOVA PALLACANESTRO MARTINA di Luca Trivisano, condividendo mission e metodi di lavoro dal mini basket fino al settore giovanile.
“In tutto questo periodo – dichiara Domenico Terruli – abbiamo deciso di concentrare i nostri sforzi sui ragazzi e anche se non si vedono spesso, anzi quasi mai, i nostri nomi sui giornali, abbiamo incrementato significativamente il nostro movimento raggiungendo con il PROGETTO BASKET, ben 192 iscrizioni. Per scelta, non mandiamo comunicati stampa al termine di ogni partita perché pensiamo che in questa fase di crescita dei ragazzi bisogna coltivare altri valori e soprattutto per non alimentare polemiche sterili e fine a se stesse che altri invece preferiscono coltivare. Per questo abbiamo sempre taciuto, anche dinanzi alle inesattezze, ma oggi io, la scuola basket martinese e di riflesso anche il PROGETTO BASKET siamo stati tirati in ballo e corre l’obbligo di precisare alcuni passaggi del comunicato diffuso dalla Due Esse basket con un virgolettato del presidente Micoli, circa la possibilità di creare una nuova società, sintesi di quelle attuali per la gestione comune del settore giovanile”.
” due settimane fa – continua Terruli – siamo stati chiamati da Pinuccio Micoli, il quale non da presidente della Due Esse basket (da egli stesso sottolineato più volte) ma da appassionato di basket, per formare una nuova società mirata alla crescita del settore giovanile. Noi abbiamo accettato di buon grado il confronto anche perché abbiamo dimostrato in questi 3 anni di riuscire non solo a promuovere ma anche a condividere valori importanti di condivisione con altre società con il PROGETTO BASKET, il cui risultato è sotto gli occhi di tutti. Nel corso del secondo incontro, però, ci è stato proposta la possibilità di unificare oltre al settore giovanile anche il minibasket con la supervisione tecnica del prof. Gianfranco Cito, mentre al sottoscritto è stata proposta la supervisione del settore giovanile. Pur lusingato di questa proposta, penso più al progetto che alle cariche ed è per questo che l’aver proposto il prof. Cito quale responsabile del mini basket, di fatto cancella tutto ciò che ci siamo detti in questi 3 anni annullando anche tutte le varianti tecniche che abbiamo proposto in questo triennio. Per carità – continua Terruli – le premesse di questo progetto sono belle e ambiziose e senza nulla di personale nei confronti di Cito, mi sembra un progetto che vuole guardare al futuro senza però tagliare con il passato”.
“Proprio per smentire quanto scritto e dichiarato da Pinuccio Micoli che a dire il vero non sapeva nemmeno cosa era stato riportato su quel comunicato la cui matrice a questo punto è dubbia, noi siamo sempre favorevoli ad un progetto condiviso di settore giovanile dato che proposi a Micoli di unificare la cassa del minibasket mantenendo però autonomia tecnica e di investire tutti gli utili del minibasket nel settore giovanile. Se questi sono interessi personali, fate voi….ma non sono certamente i miei”.
” Consentitemi un passaggio sui miei collaboratori accusati di rimostranze verso questo progetto. Bene, in qualsiasi azienda in crescita, e noi lo siamo, non si può chiedere di tornare indietro di tre anni rinnegando i principi cardini della nascita della nuova società. Le famiglie ci incoraggiano ad andare avanti per la nostra strada anche perché siamo stanchi di dover fare i conti sempre con le stesse dinamiche che non fanno altro che tarpare le ali a chi ha voglia di sperimentare nuove idee. Mentre qualcuno è già in vacanza e ha il tempo di scrivere comunicati noi siamo ancora in palestra a lavorare con i ragazzi con le attività che andranno avanti fino a fine mese. Siamo stanchi di non avere risposte alle domande legittime dei genitori che ci chiedono come mai a Martina il settore giovanile non cresce nelle stesso modo della prima squadra? Come mai nelgi ultimi dieci anni non si sia riuscito ad esprimere un giocatore di livello? E’ sempre colpa dell’università? Nessuno è esente da responsabilità? Siamo sicuri che a Martina o in Puglia non si riescano ad esprimere istruttori che possano allenare il settore giovanile o possano fare gli assistenti in una realtà come Martina? Bisogna forse rivedere i metodi o le cariche del settore allenatori regionali? Molti hanno già dato una riposta a queste domande e faccio un esempio con il quale chiudo questo sfogo. Uno degli sponsor principali della Due Esse pur sponsorizzando la prima squadra ha iscritto da noi i propri figli. Questo ci da un grosso senso di responsabilità ma al tempo stesso ci indica che la strada intrapresa è quella giusta”.
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