di Filippo Aurisicchio
Scipione va e Caronte arriva. Non c’è che dire, ultimamente impazza la mania di dare dei nomi, più o meno fantasiosi, alle figure bariche che vengono a interessarci.
Non si può non riscontrare un certo sadismo in chi ha dato il nome di “Caronte” alla prossima ondata di calore africana. Eh già, se Scipione evoca il valore tipico e comune agli illustri generali romani, Caronte ricorda invece ben più meste e infernali vicende dantesche. Ciò per libera ( e manco tanto libera) associazione dovrebbe indurci a temere, a maggior ragione, il prossimo anticiclone nord-africano, ed in effetti, fino a qualche giorno fa, i modelli matematici non facevano che avvalorare questi timori.
Ora si può dire che la prossima ondata di caldo in arrivo sulla nostra penisola dalla seconda parte della settimana sarà, probabilmente, una replica di quella passata.
Il grado di penetrazione nel continente europeo dell’onda calda sub-tropicale non pare, per ora, cosi accentuato come si ipotizzava ( e temeva) in un primo momento. Tuttavia la saccatura nord-atlantica proverà, comunque, nel suo tentativo di avvicinamento al golfo di Biscaglia, a premere sul bordo occidentale di Caronte favorendone così una risposta in termini di elevazione del promontorio anticiclonico, il quale potrebbe iniziare così a dirigersi verso il bacino centrale del mediterraneo ed anche più a nord, verso il cuore del continente.
Il comportamento di Caronte dipenderà dal grado di incisività della sua elevazione verso il continente europeo. Qualora si concretizzasse una forte risalita anticiclonica, (per ora è un’ipotesi che non ci auguriamo) se, cioè, l’anticiclone fosse indotto a spingersi molto più a nord, per noi le cose si complicherebbero.
La vasta bolla calda farebbe sì che l’aria afosa ristagnerebbe, e con essa gli inquinanti. La calma di vento dominerebbe la scena e il caldo, acuendosi, si farebbe via via più difficile da sopportare. Tuttavia, niente allarmismi. I modelli matematici, per ora, sembrano scongiurare questa ipotesi.
Tendenza per la settimana
La fase, per ora, è interlocutoria. Siamo attualmente sotto prevalente dominio azzorriano. Il caldo, anche qui a Martina, subirà una leggera flessione, anche grazie alle brezze a componente settentrionale. Tuttavia, nei prossimi giorni, il tasso di umidità si attesterà su valori anche superiori al 50%, coi noti effetti sulla temperatura percepita. Questa non dovrebbe superare i 30-32 gradi fino alla seconda parte della settimana. A ridosso del prossimo fine settimana si prevede un nuovo aumento.
Le temperature notturne si aggireranno intorno ai 20-22 gradi, o di poco superiori. Tra il 29 e il 1 luglio vedremo le reali intenzioni di Caronte, se resisterà indomito nel suo assedio come il suo predecessore, o perirà mestamente ai tentativi di infiltrazione atlantica da occidente.
Nel frattempo… chi volesse, già da ora, mandarlo al diavolo, sappia che gli farà cosa gradita…
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