La storia di Simeone carburanti, della prima e unica pompa bianca di Martina Franca, è costellata di inciampi e di ritardi, di risposte che mancavano, risposte che comparivano e di un gruppo di martinesi che raccolse le firme per chiedere al commissario straordinario le ragioni per le quali si autorizzava un impianto che con la Valle d’Itria sicuramente non c’entrava nulla. Il commissario non ha mai trovato il tempo per rispondere agli oltre seicento cittadini che firmarono, tra cui l’oggi assessore Antonio Scialpi. E’ stata, quella di maggio 2011, la prima manifestazione organizzata attraverso i social network.
Ovviamente non si ottenne risposta. La costruzione è andata avanti fino a quando a fine settembre 2011 finalmente ottenne dalla Sovrintendenza, che pochi mesi prima aveva addirittura scritto ai Carabinieri, da Augusto Ressa, per la precisione, il parere favorevole.
Oggi ne ha ottenuto un altro, quello per avere una cabina elettrica che possa soddisfare la necessità di energia. Una cabina secondaria, come dicono i tecnici, in cui ci sia corrente per 30.000 volt. Mica è poco, ma manco tanto, considerando che deve servire, a parte il distributore, anche un bar e un autolavaggio. Finalmente, ha l’autorizzazione paesaggistica, purchè si dipinga di bianco.
La domanda, ovviamente, è spontanea: ma finora come ha fatto?
Semplice: con un gruppo elettrogeno, tanto di gasolio ne aveva in abbondanza.
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