Chiarelli sull'Ilva: "Pieno rispetto per l'azione giudiziaria ma grande attenzione per il lavoro"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dell’ufficio stampa di Gianfranco Chiarelli:

I lavoratori Ilva vivono in questi giorni momenti molto difficili caratterizzati dal timore che eventuali provvedimenti restrittivi da parte della Autorità Giudiziaria possano creare i presupposti per una chiusura dello stabilimento tarantino“. Il consigliere regionale del PDL, Gianfranco Chiarelli, interviene sulle vicende che riguardano lo stabilimento siderurgico di Taranto.

Si tratta di preoccupazioni legittime che sento di condividere, avendo chiara la nozione che la eventuale chiusura dell’area a caldo comporterebbe automaticamente il blocco di tutte le attività produttive e, probabilmente anche quelle di altri stabilimenti in cui l’acciaio Ilva viene successivamente lavorato. La questione non può più considerarsi come problema locale ma va opportunamente collocata tra le priorità nazionali; a tal proposito sarà fondamentale l’esito del tavolo tecnico convocato dallo stesso premier Monti, previsto per il prossimo 19 luglio. Fermo restando il principio della assoluta autonomia della Magistratura, che ha l’obbligo dell’azione penale, e senza trascurare la necessità di continuare sulla strada già avviata della piena compatibilizzazione ambientale dello stabilimento, è auspicabile che a livello governativo si individui un percorso che consenta di scongiurare il blocco delle attività, garantendo la continuità del lavoro. In questa ottica è apprezzabile il clima di condivisione che ha caratterizzato la riunione della quinta commissione regionale tenutasi questa mattina, prodromica alla seduta monotematica del consiglio regionale di domani. E’ ormai inderogabile per la politica intera, senza distinzioni di colore, individuare soluzioni che consentano la piena eco compatibilità dello stabilimento siderurgico per dare risposte adeguate ai tantissimi lavoratori impiegati e alle legittime attese di chi manifesta preoccupazione per la salute dei cittadini. E’ importante, dopo anni di tentennamenti e di posizioni non sempre chiare del governo Vendola, che si proceda speditamente verso una concreta azione di bonifica del territorio e si prosegua nell’opera di eliminazione, o forte riduzione, delle emissioni nocive. Ogni altra soluzione, soprattutto se si parla di chiusura dello stabilimento, non può ragionevolmente essere presa in seria considerazione.

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