Nel carcere di via Magli, a Taranto, continua la protesta di 110 detenuti contro il sovraffollamento e le terribili condizioni igienico sanitarie. La situazione è simile in tutta la Puglia, dove ci sono oltre quattromila detenuti, a fronte di una capienza complessiva di poco più di duemila. Il sovraffollamento, a parte le condizioni igieniche, mette in difficoltà anche il sistema della Polizia Penitenziaria che è costretta con pochi uomini a gestire intere sezioni.
I detenuti di Taranto continuano lo sciopero del cibo ma questa volta si sono fatti anche promotori di un gesto di solidarietà che fa molto riflettere di questi tempi: hanno donato quello che produceva la mensa dell’istituto alla Caritas Diocesana. Due sono le mense che ne hanno beneficiato: San Pio IX e quella del Carmine. A usufruire del cibo anche alcune case famiglia e una mensa per migranti a Massafra. “La sofferenza personale, quando diventa comprensione delle sofferenze altrui con gesti concreti, costituisce senza dubbio un significativo ed alto esempio di solidarietà. Ringrazio – ha detto don Nino Borsci, direttore della Caritas Diocesana – i detenuti per il bel gesto, nonché i dirigenti della struttura carceraria per la solerte collaborazione. Auspico che si possa giungere finalmente e quanto prima alla soluzione del grave problema vissuto dai carcerati”.
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