Presentato il Festival del Cabaret. Scialpi: "la cultura del sorridere migliora l'esistenza di ognuno di noi"

Presentata la XVI edizione del Festival del Cabaret che si svolgerà, dal 24 al 26 agosto, nell’atrio del Palazzo Ducale a Martina Franca.

Presenti alla conferenza stampa il consigliere regionale Gianfranco Chiarelli, il vicesindaco e assessore al turismo del comune di Martina Franca Pasquale Lasorsa, l’assessore alla cultura Antonio Scialpi e il patron Giovanni Tagliente.

Alla conduzione del Festival è stata riconfermata la coppia Serena Garitta e Mauro Pulpito, anche se quest’ultimo potrebbe non esserci a causa di qualche problema fisico, in ogni caso Giovanni Tagliente è fiducioso sulla sua presenza “ci auguriamo che possa esserci e che possa riprendersi del tutto” ha dichiarato il patron durante la conferenza stampa.

Tantissimi gli ospiti, il 24 agosto ci sarà spazio per Peppe Iodice (Zelig), abile improvvisatore, e Rocco Ciarmoli con il suo tormentone “Donne è arrivato Rocco”. il 25 agosto il palcoscenico sarà dedicato a Giorgio Verduci (Zelig), che con il suo cabaret pone l’accento su ingiustizie e prepotenze, e Alberto Patrucco con la sua pungente satira politica. Il 26 agosto, giornata speciale, ci sarà Cinzia Leone, che riceverà il premio alla carriera, e poi ancora Santino Caravella e Valentina Persia. Ospiti fissi delle tre serate saranno Nando Timoteo e Daniele Raco.

Cuore del Festival sarà la gara per le giovani leve della comicità. Saranno in dodici a sfidarsi per vincere il concorso ritenuto, dagli addetti ai lavori e dagli stessi comici, “porta fortuna” in quanto è sempre stato trampolino di lancio per i giovani cabarettisti divenuti poi grandi comici, conosciuti in tutta Italia.

Il programma della manifestazione, quest’anno, si arricchisce dalla presenza di eventi collaterali molto interessanti. Uno di questi è il progetto “Filosofia in 3/4“, portato avanti da alcuni studenti dell’Università del Salento, che mira a creare degli spazi di discussione aperta sul tema della “Satira” analizzando l’argomento da un punto di vista filosofico. All’interno del Festival del Cabaret si creerà uno spazio pomeridiano, intorno alle 18.00 del 25 e 26 agosto, presso il Caffè Ducale in piazza Roma, che raccoglierà gli interventi di alcuni relatori sul tema “La satira nella filosofia“. Vi parteciperanno anche gli ospiti del Festival.

L’assessore Scialpi, entusiasta di questa nuova iniziativa filosofica, ha dichiarato:” la cultura del sorridere migliora l’esistenza di ognuno di noi” e, come viene ripetuto più volte in conferenza stampa, non è vero che il “cabaret non è cultura”. “Il Festival ha generato economia – dichiara il patron Giovanni Tagiente – ha generato Risollevante che è il terzo comedy tour in Italia dopo Zelig e Colorado. Questo è il Festival” alla faccia di chi ci vuole male, aggiungiamo noi. “Il Festival rimarrà a Martina – continua Giovanni Tagliente- fino a quando non mi verrà detto di andarmene io, nonostante le tante difficoltà, non porterò il Festival fuori da Martina Franca“. Parole che trovano consenso da parte degi assessori Lasorsa e Scialpi che sottolineano l’importanza di realizzare eventi di qualità come il Festival del Cabaret, divenuto nel corso degli anni, appuntamento fisso dell’estate martinese.  “Si respira un’aria di competizione quando si cerca di organizzare qualcosa – commenta l’assessore Scialpi – si nota la voglia di distruggere la qualità altrui perchè con la qualità altrui si mette in evidenza la mediocrità di altri“.

Un popolo che sa sorridere è una comunità di uomini liberi, di esseri che non considerano un assoluto quello che è relativo o troppo sul serio chi poi nei fatti si dimostra inaffidabile. Sorridere è secondo Osho la prima attività sociale e ci rende in grado di affrontare qualsiasi situazione. Piangere e ridere sono due lati di una stessa realtà che contraddistingue l’essere vivo e autentico. L’invidia, in ogni circostanza, crea evidentemente situazioni che nel tempo possono risultare ingestibili. All’invidia di alcuni, che hanno definito il Festival, ed il cabaret in generale, eventi non culturalmente rilevanti, il patron Giovanni Tagliente avrebbe potuto rispondere, date le circostanze, con un bel sorriso.

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