L’assessore regionale alle Opere Pubbliche, Fabiano Amati, durante la conferenza di presentazione del nuovo progetto ospedaliero che sarà costruito tra Fasano e Monopoli, ha subito chiarito che Martina Franca non rientra nel progetto e che il nome utilizzato per indicare la struttura era puramente indicativo “si può fare un referendum sul nome” ha dichiarato Amati.
Il consigliere regionale di Martina Franca, Gianfranco Chiarelli, nonostante le parole “rassicuranti” per la comunità martinese, ed il suo ospedale, da parte dell’assessore Amati, questa mattina ha inviato una lettera al sindaco Franco Ancona, chiedendo di unire le forze “mettendo da parte ogni distinguo di parte” al fine di scongiurare la chiusura del “nosocomio” martinese.
Ma a quanto pare il “nosocomio” martinese al momento non è in pericolo. Di seguito il testo integrale della lettera:
Gent.mo Sindaco,
Le cronache degli ultimi giorni hanno riportato al centro della attenzione la questione ospedale di Martina Franca, le cui sorti risultano assolutamente incerte, soprattutto alla luce dell’annunciata realizzazione di un nuovo ospedale della Valle d’ Itria tra Fasano e Monopoli.
Alla luce di quanto sopra ritengo necessario ed urgente un incontro per definire possibili strategie comuni, da sostenere in sede regionale, rispetto alla grave emergenza che riguarda il futuro del nostro ospedale.
Sind’ora garantisco il massimo impegno personale, nel ruolo istituzionale di consigliere regionale, e quale esponente politico, al di là di ogni possibile distinguo diparte, nel comune interesse a salvaguardare gli irrinunciabili diritti dei cittadini martinesi.
In attesa di un cortese pronto riscontro
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