L’album “Venere e Marte“, ma più in generale le musiche del Raf Ferrari Quartet, sfuggono ad ogni tipo di etichetta, ad ogni classificazione e identificare, nella loro musica, un solo genere non è facile.
Grandi emozioni ieri nel Chiostro del Carmine di Martina Franca, il merito va ad Eventus che, con la rassegna “Mujazz“, ha realizzato un programma musicale di eventi di altissima qualità. La presenza di Gabriele Mirabassi, al concerto di ieri, ne è certamente un segno.
Capace di coinvolgere l’ascoltatore fin dalle prime note, armonia, ritmo e potenza evocativa sono le basi di questo concerto. L’eccitazione nel corpo di Mirabassi, che quando suona sembra chiudersi in un mondo tutto suo come se suonasse solo per il piacere di farlo, solo per se stesso, e i suoi movimenti difficilmente controllabili, comandati dalla musica, creano quell’intimo momento di godimento e di libertà che si ha paura di rovinare anche con un applauso.
Movimenti inusuali che accompagnano il ritmo, gambe che sembrano voler staccarsi dal corpo, forse legati al più antico desiderio dell’uomo, cercano di spiccare il volo, o forse, più semplicemente, è il contorcersi di un corpo conquistato dal piacere di un orgasmo. Professionalità e incredibile capacità di studiare la musica nei minimi particolari, senza dimenticare però che musica è soprattutto capacità di emozionare ed emozionarsi a prescindere dal genere, a prescindere dall’etichetta.
Unica nota negativa della serata è stata la poca affluenza di pubblico nonostante la presenza di un musicista/artista del calibro di Gabriele Mirabassi.
Il prossimo appuntamento, ancora chiostro del Carmine, è previsto per la sera di venerdì 17 con il Renzo Murrone quartet e la partecipazione straordinaria di Cico Cicognani.
Lascia un commento