Va avanti ad oltranza l’operazione di sequestro in piazza D’Angiò a danno della famiglia Cavallo che nel frattempo aveva deciso di spostarsi sul marciapiede a ridosso della piazza, in via Fratelli Caramia, pensando sufficiente, questo spostamento, per non incorrere in ulteriori sequestri.
Il sequestro non è ancora stato ultimato perchè la famiglia Cavallo, rivolgendosi all’Avv. Martino Angelini, ha fatto ricorso al Tar e secondo loro, quello subito in queste ore da parte delle forze dell’ordine, è un abuso di potere. Si sono infatti barricati all’interno del camion con poca voglia di collaborare.
I vigili ci spiegano che il motivo del sequestro, in questa occasione, non riguarda il luogo ma la modalità di vendita. Le cassette di frutta a terra non sono consentite a chi esercita, in base alla licenza, un commercio ambulante.
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