Ancora una gaffe per l’assessore regionale Fabiano Amati, che dopo aver fatto dietrofront sul nome dell’ospedale e aver provocato il panico tra i nostri concittadini, ha scritto una lettera a Romina Power invitandola a farsi i fatti suoi. Ma l’ha detto, o meglio, scritto, con una frase che voleva sembrare simpatica ma che in realtà ha scatenato le ire di Al Bano che ha preso carta e penna e ha spiegato al fasanese Amati, assessore alle opere pubbliche, che Il Ballo del Qua Qua non è roba da bambini. Ma andiamo con ordine e spieghiamo i fatti.
L’Acquedotto Pugliese ha scelto di costruire nei pressi di Specchiarica, a Manduria, il depuratore consortile, che getterà in mare le acque depurate. I cittadini sono ovviamente insorti e hanno chiesto provvedimenti, anche alla Regione Puglia. Romina Power, cantante e attrice, ex moglie del salentino Al Bano, prende carta e penna e scrive a Vendola. Nel giro di pochissimo alla lettera di Romina Power risponde l’assessore regionale Fabiano Amati. Giuliano Foschini, giornalista di Repubblica, riporta questo nel suo blog:
A stretto giro è arrivata la risposta dell’Assessore competente, Fabiano Amati, in carta intestata della Regione Puglia: “La storia della depurazione non è assimilabile al Ballo del qua qua” ha esordiyo per poi chiosare con un “il più grande ingegnere idraulico della storia è stato un musicista: Fabrizio De Andre’, quando scriveva che “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior” (ma quanto è colto, l’assessore Amati!!! conosce perfino De Andrè!!!)
Il titolo del post di Foschini è “Il ballo del cafone” e mai parole possono essere più precise per indicare un assessore regionale che non solo non fornisce risposte doverose, ma offende, invitando l’interlocutrice a pensare ad altro, che sono cose da grandi, o da maschi, e non può capire.
A questo punto anche Al Bano prende carta e penna e scrive ai giornali e all’assessore:
Non penso sia mai corretto e giustificabile aggredire, in maniera gratuitamente offensiva, qualsiasi donna; ritengo che lo sia ancora meno quando si ricopre un importante ruolo pubblico e si ha a che fare con un’artista che ama da sempre profondamente questa terra e che ne ha a cuore la salvaguardia, come tutti noi pugliesi
E ancora, prende qualche rigo per spiegare all’assessore il significato del Ballo del Qua Qua:
All’assessore in questione ricordo che il “Ballo del qua qua”, successo mondiale, non era una canzone per bambini ma faceva il verso proprio ai politici dell’epoca che proponevano solo “Qua, Qua, Qua” e papere di vario tipo, senza concludere più niente, costruendo un futuro che è quello che oggi viviamo
Infine invita a farsi un giro a Torre Guaceto, ridotta in stato di cloaca, invitando la giunta a non fare lo stesso errore anche nello Ionio.
Un bel colpo per l’assessore Amati che, dopo lo scatto in avanti per accaparrarsi i fondi per la costruzione di un nuovo ospedale tra Monopoli e Fasano, ipotecando le prossime elezioni, scegliendo però il nome sbagliato “Valle d’Itria”, ora riceve a mezzo posta l’invito a non fare il cafone e ad informarsi prima di parlare.
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