Ieri sera, 6 settembre 2012, presso la Chiesa di San Domenico a Martina Franca si è consumato l’ultimo evento estivo per l’agenzia Donkey Eventi e Comunicazione. La sua prima estate di vita forse non poteva concludersi meglio. Paolo Palazzo all’ombra di Notre Dame, un concerto per organo, una performance che ha messo a confronto lo stile contrappuntistico del compositore tedesco, J. S. Bach, con le opere di tre grandi maestri, quali: C. Franck, C. M. Widor e L. Vierne.
Un concerto che ha attirato tantissime persone, la Chiesa, infatti, non è riuscita a contenere tutti gli intervenuti. Sulla scalinata della stessa c’era chi, non soddisfatto solo del suono, cercava di farsi spazio per intravedere qualcosa, altri si avvicinavano solo per ascoltare accontentandosi, vista l’impossibilità di fare altro, di soddisfare almeno l’udito.
Eppure, anche se l’organo era posto al lato della chiesa in una posizione non propriamente da concerto, l’agenzia Donkey, prevedendo il problema della non centralità visiva dell’artista, è riuscita a risolverlo montando un maxi schermo e proiettando su di esso, con 2 inquadrature, tastiera e pedaliera dell’organo, mani e piedi dell’artista. L’organo, difatti, si suona a “quattro arti”.
Un musicista ballerino che ha incantato il pubblico, occhi e orecchie solo per lui.
Noi Paolo Palazzo lo conoscevamo da tempo, lo incontrammo per un’intervista (che potete leggere qui) subito dopo il suo rientro da New York dove si recò per suonare, nella chiesa di Our Lady of Angels a Bedford, uno dei quartieri di Brooklyn dove un tempo erano tutti italiani, una sua composizione “Counterpoint vs Symphonic” .
Suonare in casa però è un’altra cosa, così come ha affermato lo stesso Paolo Palazzo durante il concerto. “Qui mi conoscete quasi tutti, amici e parenti venuti ad ascoltarmi. Dicono sia più semplice suonare a casa propria, ma la tensione che stasera sto provando non l’ho provata a New York qualche mese fa“.
“Virtuoso organista, e allo stesso tempo compositore raffinato, Paolo Palazzo lascia sbocciare il suo talento in programmi originali, che mostrano un altro volto dell’organo” uno di quei personaggi che conosci da sempre e non ti ricordi nemmeno quando è stata la prima volta che vi siete incontrati.
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