Ieri avevamo preso a pretesto il caso del Centro per l’Impiego di Martina Franca che utilizzava Facebook come bacheca per diffondere annunci di lavoro ma anche per motivi personali, per indicare come questa soluzione non rappresenti la migliore soluzione per l’amministrazione pubblica che vuole comunicare con i cittadini. L’articolo (che potete leggere qui: http://www.martinanews.it/il-centro-per-limpiego-di-martina-franca-si-e-fidanzato) ha scatenato una serie di polemiche. La maggior parte dei commenti sono solidali con il gestore del profilo e ci attaccano accusandoci di occuparci di robetta.
In realtà, dopo una chiacchierata telefonica con chi utilizza il profilo Facebook del Centro per l’Impiego di Martina Franca, ci siamo resi conto che abbiamo toccato, inavvertitamente, un tasto molto dolente riguardo l’approccio alla comunicazione. Le offerte di lavoro, infatti, si possono conoscere solo andando in sede, perchè abbiamo provato sia con il web e sia attraverso il telefono, ma non abbiamo ottenuto risposta. In particolare, al telefono non risponde nessuno, nemmeno a Taranto (abbiamo provato per una buona mezz’ora) e sul web ci sono quelle risalenti a maggio scorso (http://www.provincia.ta.it/avvisi_gara/dettagli.php?id_elemento=1483&i=7&parola_chiave=&data_pubblicazione_dal=&data_pubblicazione_al=&data_scadenza_dal=&data_scadenza_al=&id_categoria=11) e cliccando Offerte di Lavoro, dal portale Sintesi, si arriva su una pagina in cui non c’è nulla (http://sintesi.provincia.taranto.it/portale/Default.aspx?tabid=88). L’utilizzo di Facebook, invece, arriva direttamente alle persone.
Proprio per questa consapevolezza l’articolo pubblicato ieri potrebbe essere considerato una traccia da seguire perchè si utilizzi meglio gli strumenti di comunicazione. Ma l’articolo ha sollevato un polverone. Il problema, in sostanza, è che mentre noi indicavamo la luna alcuni si sono soffermati sul dito. Ma la reazione ha dimostrato quanto il servizio fatto dall’impiegato fosse importante.
Infatti è praticamente impossibile sapere quali offerte di lavoro ci sono se non si va direttamente alla sede del Centro per l’Impiego, oppure tramite il profilo Facebook. Ma se il Centro per l’Impiego svolge un lavoro strategico, soprattutto in un periodo critico come questo, la possibilità di raggiungere quante più persone possibile è un aspetto fondamentale. E Facebook potrebbe essere un ottimo strumento, se utilizzato bene. Le critiche mosse ieri restano valide anche oggi. Ma proprio perchè riteniamo Facebook uno strumento di fondamentale importanza comunicativa: più si comunica più si incentiva la trasparenza.
La trasparenza è democrazia, è pari opportunità, è combattere i privilegi. E sul lavoro, proprio sul lavoro, essa è necessaria.
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