Con ordinanza n. 536/2012, depositata lo scorso 6 settembre, la sezione di Lecce del Tar di Puglia accolse la domanda cautelare presentata nel ricorso promosso da Leonardo Giangrande, presidente della Confcommercio di Taranto, per annullare la delibera del Consiglio camerale della Camera di commercio di Taranto con la quale era stata approvata la mozione di sfiducia costruttiva che aveva sostituito all’originaria giunta camerale una nuova giunta in diversa composizione.
Giangrande, estromesso dal ruolo di componente di giunta e di vice presidente della Camera di commercio ionica, si rivolse al Tar per essere reintegrato. Il Tar diede ragione a Giangrande e sospese la nomina della giunta, ritenendola illegittima. La Confcommercio Taranto, in merito alla nomina della nuova giunta, scrisse in una nota stampa: “la votazione è avvenuta con voti palesi anzichè a scrutinio segreto, come previsto dall’art. 4 del Regolamento per il funzionamento della Camera di commercio”.
La Camera di Commercio si è rivolta così al Consiglio di Stato che, in sede giurisdizionale, sezione VI, in data odierna, ha accolto il ricorso in appello presentato dalla Camera di commercio di Taranto e ha riformato di fatto l’ordinanza cautelare del TAR Puglia – sezione staccata di Lecce sezione I n. 536/2012.
Questo decreto cautelare del Consiglio di Stato consentirà alla nuova Giunta camerale (composta come è noto da 8 consiglieri ed il Presidente Luigi Sportelli) la continuità dell’azione propositiva ed istituzionale della Camera di commercio di Taranto.
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