La differenziata e la Legge di Murphy

“Se qualcosa puo’ andar male, lo farà” questo è un assunto fondamentale della famosa Legge di Murphy, applicabile a tantissimi casi della vita umana, figuriamoci se non  calzante sull’attività amministrativa di una comunità. Ovviamente ci riferiamo alla raccolta differenziata avviata lunedì scorso nella città di Ostuni. Certo, è sicuramente presto per avviare una valutazione sull’andamento di questo nuovo strumento ma qualche piccola considerazione va fatta.

La nostra comunità cittadina, non abitutata a svolgere attività di riciclo in tempi in cui era facoltativo, si è vista improvvisamente di fronte ad una nuova sfida. Improvvisamente si! Dal primo ottobre scorso sono stati sgomberati tutti i cassonetti dell’immondizia tradizionale e i cittadini hanno dovuto avviare l’attività di riciclo in casa grazie ai bidoncini della differenziata messi a disposizione dalla GialPlast e dalla Bianco Igiene Ambientale. La prima cosa che varebbe la pena considerare è che il servizio riferito alla differenziata è partito all’improvviso, su tutta la città, senza  la possibilità di una sperimentazione (ad eccezione delle zone a ridosso della marina) nella quale, in maniera contemporanea, potesse essere mantenuto il vecchio sistema di raccolta di rifiuti e il nuovo. Questo impellente e obbligatorio cambio, ha spiazzato la cittadinanza che da un giorno all’altro ha dovuto cambiare le proprie abitudini ritrovandosi “spiazzata”. Questa repentina varizione ha creato non pochi disagi: le file enormi per il ritiro dei bidoncini presso l’isola ecologica della zona artigianale, il caos sul conferimento di rifiuti “particolari” come pannoloni e pannolini e, non ultimo, la carenza di comunicazione sull’organizzazione del nuovo servizio di differenziata. A dirla tutta la colpa dei primi disagi non è esclusivamente imputabile all’amministrazione comunale o alle ditte appaltanti il servizio ma anche alla cittadinanza troppo restia ai cambiamenti e abbandonata alla pigrizia. Dunque ancora disagi, nella speranza che tutto possa arrivare alla normalità e a regime in poco tempo, quello che dal canto nostro possiamo fare è accogliere le segnalazioni dei concittadini e ricordare a tutti che le informazioni sulla raccolta differenziata si possono trovare a questo link: http://gialplast.it/it/ostuni/carta-servizi

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Commenti

Una risposta a “La differenziata e la Legge di Murphy”

  1. Avatar Paolo Mariani

    Ma che state a dire? Sono stati forse i cittadini a non ritirare i rifiuti? Sono stati i cittadini a non distribuire i bidoncini e ad averne in numero inferiore alle necesità?
    Io ho visto sin dal 1 di ottobre molti bidoncini fuori dalle abitazioni ma nessuno che li ha ritirati.
    Io ho visto chi doveva informare la cittadinanza sul funzionamento del servizio non sapere rispondere alle domande che gli venivano poste.
    La raccolta differenziata, su ammissione del sindaco, non è partita perchè conviene (costa meno e crea posti di lavoro) ne perchè rispetta l’ambiente (a noi bastano le bandierine blu e le 5 velette), si fa perchè è scattato l’obbligo di legge. Ammnistrazione inetta, ha sbagliato tutto dalla formulazione del capitolato d’appalto alla fase d’avvio e organizzazione. Sulle ditte che dire: dilettanti allo sbaraglio.
    Se volete che i problemi si risolvano quanto prima date a cesare quel che è di cesare. I primi responsabili di tutto questo hanno nome e cognome: Tanzarella e Santoro.

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