Anche l’Amministrazione di Martina Franca si stringe, preoccupata, intorno al “caso Taranto”.
La situazione necessita di urgentissimi interventi del Governo italiano e della Commissione Europea.
Il più importante siderurgico europeo sta vivendo momenti drammatici e gli sviluppi della situazione occupazionale impongono scelte coraggiose che non possono essere dilazionate, pena pesanti ed insopportabili ricadute negative sia sul piano del lavoro che su quello altrettanto rilevante della salute e dell’ambiente.
Spetta alle forze politiche e sociali concertare con il Governo l’eliminazione delle cause che hanno reso molto complessa la situazione. Così come era stato indicato nell’ordine del giorno della Giunta comunale di Martina Franca, discusso dall’intero Consiglio comunale, il “caso Taranto” ha valenza nazionale ed europea per i riflessi oggettivi sulla filiera della produzione siderurgica e su quella della rete occupazionale in diverse città italiane.
Bloccare la fabbrica, mettere in libertà le maestranze comportano dei costi sul piano occupazionale e sul piano della salute dei cittadini di Taranto e dell’intero territorio ionico, che non possono più assolutamente essere sopportati poiché impoveriscono improvvisamente le famiglie dei lavoratori e non solo, compromettono ancora di più la salute di tutti i cittadini, possono ulteriormente inquinare l’ambiente, peggiorando la già precaria qualità della vita innescando conflitti sociali di difficilissima gestione.
L’Amministrazione comunale di Martina Franca è vicinissima ai lavoratori duramente colpiti nei diritti più essenziali.
E’ ora di agire secondo quanto più volte è stato indicato da tutte le parti per garantire il lavoro, il diritto alla salute e un fondamento etico all’economia.
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