Rintracciato in poco tempo e denunciato a piede libero per “furto aggravato”, il 55enne ostunese, Francesco Roma (ex sagrestano), già noto alle forze dell’ordine per reati simili, disoccupato e con qualche precedente penale.
I Carabinieri della stazione di Ostuni, diretta dal maresciallo, dott. Domenico Barletta sono risaliti a lui per il furto sacrilego compiuto ieri mattina all’interno della Chiesa della Parrocchia della “Madonna del Pozzo” sita su viale degli Emigranti, la circonvallazione a monte dell’abitato della “Città Bianca”.
Approfittando dell’assenza del parroco, don Piero Suma, uscito come ogni giorno dopo la funzione della mattina, ha scardinato il tabernacolo e dalla teca ha asportato una pisside e una ciotola dorata dove si depositano le ostie per la consacrazione.
Visto che come ogni giorno la porta d’ingresso del luogo sacro è aperta per tutti coloro che si recano a pregare e vedendo che non c’era nessuno nella navata, il Roma ha agito indisturbato allontanandosi successivamente.
Il parroco, rientrando a metà mattinata il parroco si è accorto che il tabernacolo era stato forzato e aperto e ha dato l’allarme richiedendo l’intervento dei Carabinieri.
I militari dell’Arma di Ostuni, col comandante, il maresciallo Barletta, dopo delle indagini, hanno pensato bene di andare a vedere nell’abitazione di colui che aveva commesso simili gesti in precedenza.
Rintracciato il Roma, a seguito di una perquisizione, i militari hanno rinvenuto proprio nella sua abitazione i due oggetti provento del furto sacrilego. Oltre alla teca e alla pisside appartenenti alla Chiesa della Madonna Del Pozzo, i carabinieri hanno trovato e sequestrato vari arnesi da scasso come uno scalpello.
La refurtiva recuperata, è stata subito riconsegnata al legittimo Parroco che ha chiesto di pregare per il presunto ladro mentre i danni sono stati riparati e le funzioni sono proseguire regolarmente.
Il 55enne ex sacrestano, alle precedenti denunce, dovrà aggiungere anche questa.
Come si ricorderà, lo stesso Roma, l’8 ottobre scorso, dopo aver forzato la porta che conduce all’ufficio del parroco, don Piero, aveva portato via da un mobiletto dove erano custodite le offerte della messa, circa 20 euro e, prima di andar via, aveva sottratto anche la chiave del tabernacolo, dove si conservano i calici e le ostie.. I Carabinieri lo avevano identificato dopo qualche giorno e lo avevano denunciato a piede libero per furto.
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