Incidente Stradale ExSS 16, il Sostituto Procuratore De Nozza dispone l'autopsia sui tre corpi

Sarà conferito questa mattina, al medico legale,  dr. Antonio Carusi, l’incarico di effettuare le autopsie sui resti delle tre donne: Vittoria D’Errico di 47 anni con sua madre, Angela Nardelli di 86 anni della frazione fasanese di Speziale ed una loro amica, Anna Custodero, 53enne di Montalbano, decedute carbonizzate dopo l’incidente stradale avvenuto tra la loro Fiat Panda e uno scuolabus nella mattinata di venerdì scorso.

Un atto dovuto da parte del Sostituto Procuratore della Repubblica, dott. Giuseppe De Nozza che, dopo aver esaminato ieri mattina l’intero fascicolo prodotto dalla Polizia Municipale di Ostuni sull’incidente stradale mortale (e firmato dal comandante del corpo, il magg. Francesco Lutrino e dal tenente, Quirico D‘Aversa), ha ritenuto fare sia per fare chiarezza sul riconoscimento dei corpi carbonizzati e sia per  cercare di appurare quale fossero le posizioni e il ruolo occupate dalle tre donne nell’abitacolo.

Gli esami autoptici molto probabilmente saranno eseguiti già nel pomeriggio di domani e serviranno per recuperare quanto necessario ad effettuare l’esame del Dna di ognuna delle tre donne per aiutare il riconoscimento dopo quello effettuato dai parenti proprio sul luogo dell’incidente. Infatti venerdì mattina, pur straziati dal dolore, alla presenza del magistrato, hanno tentato invano di effettuare il riconoscimento delle salme carbonizzate attraverso il riconoscimento di quei pochi oggetti scampati alle fiamme e recuperati nell’abitacolo e sui resti dei corpi.

Sarà poi il dr. Carusi a riferire al magistrato che deciderà sui tempi per la riconsegna dei resti mortali delle tre salme ai parenti per i funerali e il seppellimento.

Una triste vicenda che ha gettato nel lutto le comunità di Speziale, Montalbano e Fasano ma che ha destato grande cordoglio anche in  Ostuni che, da decenni, vede molto suoi concittadini perdere la vita su quella trafficatissima, pericolosissima e nefasta arteria stradale.

Le tre vittime si stavano recando a Carovigno per far sottoporre la 86ednne, Angela Nardelli, ad una visita medica e,  verso le ore 9 e 10, sulla provinciale Ostuni-Fasano, al km. IV/875 e in prossimità del pericolosissimo incrocio a raso dove la strada comunale per contrada Spagnulo, s’innesta sulla provinciale, si è verificato l’incidente e, a quanto pare, la Fiat Panda, sembra sia stata tamponata dallo scuolabus.

Le cause sono in corso d’accertamento da parte della Polizia Municipale, giunti sul posto in forze col comandante, dott.  Lutrino e la Fiat Panda di colore giallino, sarebbe entrata in collisione posteriormente con lo scuolabus, Fiat Iveco Dailly, che da Locorotondo, via Fasano era diretto come ogni giorno,  all’istituto della “Nostra Famiglia” di Ostuni con a bordo 4 bambini diversamente abili e su carrozzina oltre all’accompagnatrice.  Nel violento impatto tra i due mezzi, l’autovettura è sbandata e girandosi su se stessa, ha urtato su un muretto a secco di bordo strada, abbattendolo e terminando cappottata nel sottostante terreno agricolo. Dopo essersi ribaltata, la vettura è stata ben presto avvolta dalle fiamme e la tragedia si è consumata in pochi istanti. L’incendio non ha dato scampo alle  tre donne che erano all’interno della vettura e che sono rimaste intrappolate tra le lamiere contorte della Panda “coricata” sul lato destro, del passeggero.

A nulla sono valsi i tentativi del conducente dello scuolabus, il 40enne, Giuseppe Pedone di Castellana Grotte, di liberare dalle lamiere contorte dell’auto, le tre donne rimaste incastrate nella lamiere contorte della vettura  e Vittoria D’Errico con sua madre, Angela Nardelli, bloccate dalla cintura di sicurezza.

Sul posto in poco tempo sono confluite le pattuglie dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, Polstrada di Fasano, del Commissario di Ostuni, gli operatori sanitari del 118 e i Vigili del Fuoco del distaccamento ostunese ma ormai non c’era più nulla da fare.

Sotto shock l’autista dello scuolabus che per tutta la giornata di venerdì, è stato ascoltato dai vigili urbani di Ostuni così come l’accompagnatrice che era nello scuolabus e i parenti delle vittime per cercare di rcostruire l’accaduto.

I resti delle povere tre donne, recuperate dall’impresa Nebra di Ostuni, sono stati ricomposti presso la camera mortuaria del cimitero ostunese e sono a disposizione del magistrato e del medico legale, dr. Carusi per l’ effettuazione degli esami autoptici.

Sarebbe ora che la provinciale che collega Ostuni con Montalbano, Speziale e Fasano, e teatro di questo come di tanti altri tragici incidente mortali, sia pure tutti i cartelli stradali, bande rumorose, segnalatori luminosi e guard-rail, sia sottoposta ad un urgente ed improcrastinabile intervento di allargamento e messa in sicurezza  con eliminazione dei tanti incroci a raso e degli alberi a bordo strada che ne limitano l’ampliamento e l’ammodernamento.

Emilio Guagliani

 

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