MARTINA FRANCA – Un’assemblea pubblica per conoscersi e farsi conoscere. Questo il primo passo del Movimento 5 Stelle “che è una forza politica ma non un partito“, come ci tiene a sottolineare Giuseppe “Josed” Chirulli, candidato numero 10 al Senato, ritornato semplice “organizer” del MeetUp Beppe Grillo di Martina Franca (raggiungibile a questo link).
Incontriamo Chirulli in piazza XX Settembre, con un paio di militanti a 5 stelle. Avevamo chiesto un commento ieri sera a caldo, dopo i primi risultati, che comunque davano il Movimento di Grillo come seconda forza politica a Martina Franca. Non ha voluto risponderci, i rapporti con la stampa del Movimento sono molto particolari, delicati. Un po’ per strategia (non parlare per far parlare) un po’ per esperienza fatta, per parlare con un giornalista, Chirulli ha preferito essere accompagnato.
La prima domanda è ovviamente quella riguardante le intenzioni a Martina Franca, sull’impegno e la seconda sui rapporti con il gruppo di grillini vicino al pluricandidato Angelo (detto Angioletto) Gianfrate.
La risposta alla prima domanda è semplice: bisogna capire chi sono le persone che hanno scelto Grillo e capire se il voto è mosso dalla protesta oppure da una condivisione totale del programma. L’appuntamento, quindi, sarebbe dovuto essere per domenica prossima, ma l’auditorium Cappelli, riferisce Josed Chirulli, secondo il Comune, non è praticabile per le iniziative politiche. Il risultato, le oltre cinquemila preferenze, sono un dato che probabilmente nemmeno loro si aspettavano, tanto da indurre i rappresentanti del movimento a volerli conoscere di persona, ma anche per farsi conoscere. Un po’ anche per capire se il Movimento è roba per loro o meno. “Il primo scopo è informare” dice Chirulli “e per questo dobbiamo parlare con i cittadini: per sapere cosa fa il nostro Movimento e per sapere di cosa hanno bisogno i cittadini”.
La seconda domanda invece attiene alle dinamiche interne del Movimento. Innanzitutto non è un Movimento , meglio ancora, il Movimento è finito con le elezioni, ora si torna nei MeetUp, così come dice Chirulli. Il Movimento esiste nelle città quando è presente una lista certificata a 5 stelle, ossia quelle liste che hanno avuto l’imprimatur da Grillo. Se non esiste la lista, non esiste il Movimento. A Martina Franca la presenza del Movimento era dettata dalla presenza di un candidato, Chirulli. Senza candidato niente Movimento.
Questa premessa era necessaria. A Martina Franca esistono due MeetUp, che tradotto, sarebbero come due circoli di partito. Uno fa riferimento a Josed Chirulli e l’altro a Gianfrate. Il primo conta otto iscritti, il secondo trentadue. Il primo ha espresso un candidato al Senato attraverso la partecipazione alle Parlamentarie, il secondo no, ed è per altro animato da un politico di lungo corso e di alterne vicende, una caratteristica che dovrebbe essere causa immediata di esclusione da parte dell’organizzazione di Grillo, che predica il purismo e la verginità politica come conditio sine qua non per la partecipazione.
Tra i due MeetUp non è mai scorso buon sangue, tanto da aver creato un po’ di confusione durante questa campagna elettorale. Venerdì 23 febbraio, il giorno di chiusura della campagna elettorale c’erano due eventi diversi e contemporanei. Il primo all’auditorium, il secondo nei pressi di Cristo Re. Quale che fosse quello vero non è dato saperlo, considerando che se il primo ospitava un candidato, lo stesso faceva il secondo, ospitando qualcuno da Taranto.
Rimane, quindi, l’attesa di capire in che maniera i grillini si muoveranno a Martina Franca, quale sarà la loro priorità, capire se si impegneranno attivamente sul territorio oppure il loro rimarrà solo il risultato di un voto di protesta e non le premesse per la costruzione di un percorso politico.
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