Anche Ostuni, ricorda il dj Marco Trani, fece ballare all’aranceto nel 2010

Oggi è un giorno triste per il panorama musicale italiano, uno dei migliori deejay italiani, Marco Trani ci ha lasciati. Per chi conosceva Marco, ha trovato in lui un professionista, un amico, una persona umile ed unica nel suo genere.
Marco, si è spento all’età di 53 anni, da qualche giorno era ricoverato presso l’ospedale Sant’Andrea di Roma in seguito a una devastante emorragia cerebrale.
Gli ostunesi, ricorderanno Marco Trani perché nell’estate del 2010, precisamente il 13 agosto, venne invitato a far ballare tutti nella serata “Good Times”. Grazie all’organizzazione curata da Paolo Pecere, Renato Comes e Marco Carani, quella sera vivemmo un’indimenticabile momento con la storia della musica.
Un modo particolare di “mettere i dischi”, quello di Marco Trani, alla fine degli anni Settanta aveva iniziato giovanissimo a collaborare in qualità di fonico e di speaker nelle prime radio private dell’etere capitolino. Nel tempo ha imparato a diventare un grande disc jockey, perfezionando il suo stile di mixsaggio.
In quella serata ho avuto l’occasione oltre che di ammirare le doti tecniche di Marco Trani, anche la fortuna di intervistarlo ai microfoni della radio locale in cui trasmettevo all’epoca. Un’esperienza importante e bella che ha segnato il mio percorso da conduttore e giornalista.
Tanti oggi i messaggi di cordoglio e di ricordo, dei colleghi e degli amici del dj scomparso: Andrea Torre, Claudio Coccoluto, Albertino, Luca Dandoni, Gigi Guida Enzo Cassini e Rosario Fiorello.
La fama di Marco Trani è passata per le sale di Firenze, Milano, Venezia, Bari, Bologna, Cortina d’Ampezzo, fino a giungere – non ancora esausto – sulla Costiera Adriatica che lo accolse a braccia aperte. Il sontuoso Pascià di Riccione lo consacrò definitivamente come il disc-jockey più talentuoso degli anni Ottanta.
Nel 2010 insieme con Corrado Rizza, Marco Trani ha firmato il libro “I Love The Nightlife”, 350 pagine che raccontano la loro vita di disc-jockeys. con 700 foto inedite.
Nella foto di copertina l’intervista a Marco Trani di Flavio Cellie, Antonello Doc ed Enzo Andriola.

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