La notizia sembrerebbe questa: gli operatori ecologici trascorreranno la Santa Pasqua senza aver ricevuto la loro legittima retribuzione.
In realtà, pur sottolineando la gravità di questi ritardi nei pagamenti da parte della Società a cui il Comune di Ostuni ha affidato la gestione dell’Igiene Urbana, bisogna chiarire che il problema è annoso e, se vogliamo, strutturale.
Infatti, questi problemi che vessano i lavoratori del settore, e che per l’effetto mettono in pericolo l’igiene di una città turistica come Ostuni, sono ciclici e si presentano periodicamente in maniera sempre più deflagrante.
Le criticità però, a differenza di quanto scritto da alcuni, non sono dovute a contingenze temporali, ma strutturali e colpiscono operatori e cittadini sin dai primi mesi successivi all’affidamento del servizio.
Leggendo il capitolato d’appalto, e soprattutto parlando con numerosi operatori ecologici, è facile comprendere le ragioni di questo continuo stato di crisi.
Uno di questi prende le mosse proprio dalla gara d’appalto, e riguarda l’offerta formulata dalle società affidatarie (Gial Plast e Bianco I.A.), troppo bassa per assicurare in maniera effettiva i servizi richiesti, tra cui c’è la raccolta differenziata “porta a porta” su tutto il territorio comunale, periferie rurali e marine comprese.
Ma i problemi non finiscono qua. La scarsa entità economica dell’appalto in relazione alle difficoltà del servizio, si sommano a una gestione delle risorse umane e una politica di assunzioni (in parte ereditate dalle precedente gestione) che non rientra di certo nelle c.d. best practise aziendali.
Peraltro, ad oggi, il Comune continua a emettere sanzioni per inadempienze contrattuali nei confronti della società affidataria, che puntualmente, sta portando l’ente dinanzi al Tar di Lecce che, in merito alle prime due cause, pare abbia deciso in favore della Gial Plast e della Bianco.
Ovviamente, tante le reazioni dal mondo politico. Si parte dal dispiacere umano del consigliere Molentino verso i dipendenti che passeranno la Pasqua senza stipendio, alle dichiarazioni del candidato Sindaco Semerano che sottolinea l’inadeguatezza delle società affidatarie, per cui a suo avviso “ci sarebbero gli elementi per la revoca dell’appalto”.
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