Area Popolare interviene sulle ultime due sessioni di consiglio comunale tenutesi a Martina Franca in questa settimana. Di seguito nota del gruppo Ncd-Udc:
A distanza di tempo restiamo del parere che “solo chi semina per bene potrà un giorno raccogliere buoni frutti”. L’azione propositiva di Area Popolare per il comune di Martina Franca è su questo binario. Come secondo gruppo consiliare più numeroso, il nostro apporto è importante e siamo coscienti oltre che coerenti col mandato datoci dai cittadini, di quanto la nostra esperienza possa essere il più valido contributo per ottemperare ai deficit di un’amministrazione “non troppo capace”. Il consiglio comunale scorso ha visto interessare due dirette proposte di Area Popolare inserite all’ordine del giorno; oltre alla questione della qualità del servizio mensa che seguiamo con fermezza i risvolti.
Attraverso la nostra azione il Consiglio Comunale si è impegnato nel chiedere, alla Regione Puglia l’abolizione della quota ticket sanitario che a prescindere dalla redditualità colpisce ogni fascia di utenza; dopo tutto possiamo ritenerci soddisfatti che sia stato votato all’unanimità dei presenti. Ben diverso è accaduto per l’ordine del giorno in cui si chiedeva all’assise comunale di dare indirizzo al dirigente competente per avviare un bando di assegnazione in gestione del Palazzetto dello Sport alle associazioni interessate o alle squadre sportive che ne necessitano per le competizioni. Il Palazzetto dello Sport noto come PalaWojtyla ha un esoso costo di manutenzione per il bilancio comunale e per questo è necessario alleggerire il carico di bilancio al fine di poter disporre di risorse a fronte di altre necessità, ad esempio per abbassare la leva fiscale sui contribuenti martinesi. Ma questa osservazione ha creato in seno alla maggioranza alcuni mal di pancia tanto che si è deciso di rinviare la discussione in commissione competente.
Incompresa l’importanza dell’emendamento, al question time del giorno dopo Area Popolare ha richiesto il rendiconto dettagliato delle spese sostenute per fronteggiare l’emergenza neve e chiesto di chiarire la posizione dell’assessore Lasorsa in merito alla disparità di trattamento fra le associazioni presenti sul territorio. Nulla di fatto per chi continua a negare l’evidenza. Ma l’evidenza per questa amministrazione sembra essere soggettiva tanto da farci credere che qualcosa di buono è stato realmente fatto: prova di ciò è l’assenza del MeP che chiedeva l’azzeramento della giunta per poi dileguarsi dalla maggioranza e Lasorsa resta attaccato alla poltrona di vice Sindaco. Voltiamo pagina. Sbugiardato dalla classifica delle città più ecologiche della Puglia (Martina Franca si classifica fra le trenta peggiori) l’assessore all’ambiente, il giovane Stefano Coletta risponde come un indiano; segnali di fumo visto che ha saputo vendere anche quello. Senza avviare una seria campagna di informazione che non prescinda dal contatto virtuale con gli utenti dei social network, oggi i cittadini sono confusi tanto da non riconoscere l’importanza ed il dovere di responsabilizzarsi. I cittadini martinesi hanno dato più credito all’aumento della Ta.Ri. che non agli effetti sul servizio raccolta rifiuti. È vero che per vent’anni si è andato di proroga in proroga ma il tempo utile non era scaduto nemmeno per l’amministrazione Ancona. Il comune di Crispiano ha tempestivamente avviato la procedura di appalto servizio rifiuti tanto da non trovarsi in scadenza con la normativa regionale che ora prevede la costituzione di Aro sul territorio regionale. Crispiano è oltre il 60% di raccolta differenziata, Martina Franca è all’8% ferma da luglio 2014.
Coletta deve smettarla di temporeggiare e se in Consiglio Comunale si desidera davvero rinnovare la giunta comunale, è tempo che la delega all’ambiente sia affidata ad un profilo più tecnico e più competente del settore. Diverse formazioni politiche in seno alla maggioranza ambirebbero alla delega ambientale anteponendo al dilettantismo attuale, una certa e misurata competenza.
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