Trivellazioni, tour Movimento 5 Stelle “Giù le mani dal nostro mare”

Al via GIÙ LE MANI DAL NOSTRO MARE, il tour dei 5 stelle contro le criticità che minacciano il mare e le coste della penisola. Dopo il successo degli anni passati che ha visto la partecipazione di numerosissimi cittadini alle diverse manifestazioni organizzate su numerose spiagge pugliesi e lucane, quest’anno si estende anche in alcune località marine calabre e siciliane.

 

L’obbiettivo  è sensibilizzare e informare la cittadinanza sulle conseguenze ambientali, paesaggistiche ed economiche derivanti da politiche scellerate e scelte anacronistiche poste in essere solo per soddisfare lobby e multinazionali a discapito di uno sviluppo sostenibile in grado di proiettare i nostri territori  verso il futuro.

 

“Non solo Trivellazioni e piattaforme petrolifere – affermano gli attivisti 5 stelle – ma anche inutili e devastanti gasdotti come TAP, scarichi fognari in mare e l’eccessiva cemenfificazione mettono a rischio il nostro mare e le nostre coste. Un patrimonio ambientale, naturalistico e paesaggistico che tutto il mondo ci invidia e che non possiamo sacrificare per soddisfare le esigenze di profitto di pochi speculatori.”

 

GIÙ LE MANI DAL NOSTRO MARE non è, però, solo protesta ma una proposta organica per un nuovo modello di sviluppo basato sulla economia circolare e i principi della terza rivoluzione industriale. Strategie che, come dimostrano altre esperienze, sono in grado di rilanciare l’economia e creare numerosi posti di lavoro.

 

Anche il gruppo di Ostuni 5 Stelle, come già fatto negli anni passati, parteciperà alla manifestazione organizzando, per Domenica 2 Agosto, un banchetto informativo sulla spiaggia del Pilone nei pressi di Torre San Leonardo.

 

“La scelta della location non è casuale – afferma Paolo Mariani – Proprio su quella spiaggia  vogliono realizzare una vasca di sollevamento di reflui fognari mettendo in serio pericolo uno dei tratti più belli ed apprezzati della nostra costa. Un progetto scellerato che solo freddi burocrati e una cieca politica poteva ideare nonostante la concreta possibilità di una diversa allocazione della vasca, come dettagliatamente esposto di illustri tecnici. Un ulteriore sfregio ad una costa, quella Ostunese,  già martoriata da una dissennata e continua cementificazione e scarichi fognari provenienti da depuratori obsoleti e inadeguati.”

 

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